Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] , la causa efficiente, sulla nozione di natura, di persona ecc. per lo più nella linea dell’intellettualismo aristotelico. Una questione assai controversa riguarda il ‘motivo’ dell’i.: Cristo si è incarnato principalmente per la redenzione del mondo ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] dello Spirito Santo procede dal Padre attraverso il Figlio, e si compie nella Chiesa grazie all'opera espiatrice dell'IncarnazionediCristo dalla quale la Chiesa è nata, che l'aspetto pneumatico e quello cristologico, ovvero l'aspetto carismatico e ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste [...] come l’incarnazione del Figlio o Verbo di Dio, si può vedere anche un’allusione alla processione dello Spirito nelle frasi di Gesù: dai tre angeli che annunciano la maternità di Sara, e il Battesimo diCristo, dove appare la simultanea teofania delle ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] il caso dell'immagine dell'a. sotto forma di soffio, spesso incarnato da animali alati (farfalle, mosche, ecc., Maria Novella a Firenze). Quanto ai casi individuali di a. presentate al cospetto diCristo e da lui incoronate, esempi si possono trovare ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] intero genere umano come liberazione dal peccato e possibilità di partecipare alla vita stessa di Dio-Trinità. La croce rappresenta il compimento dell'evento dell'incarnazione e il corpo diCristo il 'grande sacramento', il segno e lo strumento della ...
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Anastasi
J. Zervou Tognazzi
M. Mihályi
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Zervou Tognazzi
La parola greca ἀνάστασιϚ (risurrezione) indica la risurrezione diCristo nonché la risurrezione finale dei morti. Per [...] ; Ade oppone ancora resistenza, secondo un'iconografia che sottolinea la forza diCristo in azione, il trionfo della sua divinità che, attraverso la sua incarnazione, attua il miracolo della risurrezione.
Nell'illustrazione dei salteri a decorazioni ...
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induismo
Roberto Cipriani
La religione di Brahma, Vishnu e Shiva
L'induismo è la religione più diffusa in India. La sua base fondamentale è il dharma, cioè la legge morale, che serve soprattutto a mantenere [...] Canto del Beato. Risalirebbe a tre secoli prima della nascita diCristo e si pensa che contenga il nucleo essenziale della dottrina raccolta di migliaia di strofe che risalgono al 2° secolo d.C. e narrano le imprese di Rama, un'incarnazionedi Vishnu ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] essa è rimasta grazie al mistero della risurrezione. Questo aspetto tipicamente mistico, di slancio e unione con Dio e in Dio attraverso l’incarnazione del Cristo e la sua risurrezione, è l’elemento fondamentale della concezione teologica ortodossa ...
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(o unitari) I membri di una Chiesa, o denominazione religiosa, la cui dottrina teologica afferma l’unicità assoluta della persona divina, sostenendo un rigido monoteismo e negando il mistero della Trinità [...] e il dogma dell’incarnazione e, di conseguenza, la ‘deità’ diCristo, distinguendola dalla ‘divinità’ conferitagli dal Dio unico vero, unica e sola persona, e considerando come salvifico in Cristo non la sua morte, il suo sacrificio, bensì il suo ...
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kènosis Lo «svuotamento» che, secondo uno dei passi più celebri di s. Paolo (Filippesi 2,7), Gesù Cristo «essendo in forma di Dio» fece di sé stesso «prendendo forma di schiavo», cioè nell’incarnazione. [...] alla passione e morte dell’umanità diCristo. La dottrina della k. provocò nel 17° sec. una polemica tra i teologi luterani di Tubinga e quelli di Giessen. I primi interpretavano la k. come spoliazione da parte di Gesù dei suoi attributi divini, i ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...