Emorragia
Giovanni de Gaetano
Emorragia (dal greco αἱμορραγία, composto di αἷμα, "sangue", e ῥήγνυμι, "rompere") indica la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguigni, che può avvenire verso l'esterno [...] si osserva alcuna sintomatologia emorragica. Anche i pazienti con deficit dei fattori che intervengono, per lo meno invitro nelle fasi iniziali della coagulazione (fattore XII, precallicreina e chininogeno ad alto peso molecolare) sono asintomatici ...
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Ermafroditismo
Giuseppe Novelli
Il termine ermafroditismo deriva dal nome di un personaggio della mitologia greca, Ermafrodito. Figlio di Hermes e Afrodite, fece innamorare di sé la ninfa Salmace; avendola [...] essere indotto sperimentalmente tramite, somministrazione invitro dell'ormone antimülleriano a cellule ovariche o di geni localizzati sul cromosoma X e che diventano attivi anche in assenza del gene regolatore SRY (Sex determining region Y gene). ...
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Placenta
Rosadele Cicchetti
Red.
La placenta (dal greco πλακοῦς, "che ha forma schiacciata") è un annesso fetale di duplice origine costituito da una parte embrionale, il corion, e da una parte materna, [...] dell'embrione da parte del tessuto materno: prove invitro sembrano dimostrare che sostanze prodotte dai tessuti coriali e senz'altra causa apparente e cessa con il riposo a letto; in travaglio di parto, per il carattere dell'emorragia e il reperto ...
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Albino
Rosadele Cicchetti
Il termine albino, che in origine indicava quei negri dell'Africa occidentale che mostravano pigmentazione bianca, viene oggi utilizzato per designare un individuo affetto [...] nell'osservazione di bulbi piliferi di individui albini messi in coltura in presenza di tirosinasi: alcuni di questi bulbi riescono a produrre invitro melanina, dimostrando che la sostanza mancante in vivo è la tirosinasi, mentre altri, nelle stesse ...
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anticorpo monoclonale
Massimo Breccia
Anticorpo dotato di un’alta specificità verso un determinato antigene e costruito attraverso tecniche di ingegneria genetica. Le cellule che producono gli anticorpi [...] ibridomi, frutto della fusione invitro di due cellule: una cellula tumorale con capacità di crescere in maniera illimitata e una campo delle patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, in cui l’anticorpo monoclonale anti-TNF (citochina Tumor ...
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Anatomista e istologo italiano (Trieste 1872 - Torino 1965), prof. di anatomia umana (dal 1916) nelle univ. di Sassari, Palermo, Torino; socio nazionale dei Lincei (1926). Ha eseguito indagini di anatomia [...] ; soprattutto importanti sono le sue numerose ricerche di citologia e istologia, in cui si valse anche del metodo della coltura dei tessuti invitro, che egli introdusse in Italia. Di particolare interesse gli studî sulle cellule nervose, dai quali ...
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Qualsiasi procedura volta a facilitare l’incontro dello spermatozoo con l’ovulo, con esito fecondo, laddove si siano verificate difficoltà al concepimento. I possibili interventi sono molto numerosi e [...] parte del mondo occidentale, sebbene con norme e regolamenti molto diversi.
Fecondazione invitro (FIV/ET)
Il tentativo di fecondare un ovocita umano invitro (cioè in un terreno di coltura, fuori dal corpo materno) fu praticato per la prima volta ...
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Medico e virologo (Ann Harbor, Michigan, 1915 - Needham, Mass., 2008), prof. alla scuola di igiene della Harvard University (Cambridge, Mass.). Ebbe il premio Nobel per la medicina o fisiologia nel 1954, [...] insieme con F. C. Robbins e J. F. Enders, per le ricerche sulla coltivazione invitro del poliovirus e la preparazione di un vaccino, sperimentato con successo dal 1949, contro la poliomielite e contro altre infezioni da virus (polmonite, influenza, ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] stati ottenuti discreti successi nella terapia del melanoma con il metodo della immunoterapia, basata sull’espansione clonale invitro di linfociti autologhi del paziente attivati con fattori di crescita che, una volta reinoculati, possono esplicare ...
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maternità Il periodo della vita della donna dall’inizio della gestazione fino all’allevamento del neonato. Per la tutela della m. delle donne lavoratrici ➔ lavoro.
Nel contesto delle tecniche di fecondazione [...] stesso sia l’ovocita sia l’utero (madre genetica e gestazionale). Nel primo caso, l’ovulo estratto dalla donna e fecondato invitro con il seme del marito viene impiantato nell’utero di un’altra donna, che dopo il parto si impegna a consegnare il ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.