morula
È uno dei primissimi stadi di sviluppo dell’embrione, dopo le prime 3 o 4 divisioni mitotiche. A questo stadio, l’embrione è costituito da 12÷16 cellule e assume un aspetto particolare, simile [...] dall’ampolla tubarica per raggiungere la cavità uterina. Le conoscenze attualmente ottenute, grazie agli studi compiuti sulla fecondazione invitro, fanno ritenere che la morula raggiunga la cavità uterina allo stadio di 12÷16 blastomeri. Giunta nell ...
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adenovirus
Ester De Stefano
Gruppo di virus aventi in comune la forma, la grandezza e un antigene solubile fissante il complemento: il nome deriva dal loro casuale isolamento (1953) effettuato durante [...] un tentativo di coltivare invitro tessuti provenienti da tonsille e vegetazioni adenoidi. Successivamente sono stati isolati più di 70 tipi sierologici differenti di adenovirus, di cui 31 di origine umana. Mediante speciali tecniche di colorazione ...
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Ramo delle discipline biologiche che studia la struttura microscopica e ultramicroscopica dei tessuti e degli organi animali e vegetali, dal punto di vista morfologico, istochimico e delle attività funzionali [...] fatti vivere invitro, metodo che, scoperto da R. G. Harrison e sviluppato da A. Carrel, ha avuto in Italia eminenti classificazione dei tessuti ed espressero un’ipotesi sull’accrescimento in spessore del fusto delle Dicotiledoni e delle Conifere; F ...
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Genere (Mycobacterium) di Batteri Actinomiceti aerobi, immobili, di forma bastoncellare, generalmente lunghi da 2 a 4 μm; alcune specie producono forme filamentose lunghe fino a 10-15 μm. Presentano tutti [...] enzimi proteolitici.
I M. crescono su numerosi terreni di coltura, tranne Mycobacterium leprae che non è coltivabile invitro. I sistemi classici di identificazione comprendono prove colturali, test biochimici e test di inibizione selettiva. Riguardo ...
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totipotente Si dice di cellula staminale che, non essendosi ancora differenziata, può evolvere in qualunque tipo di cellula dell’organismo (➔ staminale).
In botanica, di cellula o di gruppo di cellule [...] o spora). Tale capacità è evidente in molte piante inferiori; per es., le in un tallo normale; in altri casi si può rendere evidente la totipotenza artificialmente. La totipotenza delle cellule vegetali si rivela largamente nelle colture invitro ...
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Anatomista e istologo italiano (Trieste 1872 - Torino 1965), prof. di anatomia umana (dal 1916) nelle univ. di Sassari, Palermo, Torino; socio nazionale dei Lincei (1926). Ha eseguito indagini di anatomia [...] ; soprattutto importanti sono le sue numerose ricerche di citologia e istologia, in cui si valse anche del metodo della coltura dei tessuti invitro, che egli introdusse in Italia. Di particolare interesse gli studî sulle cellule nervose, dai quali ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] stati ottenuti discreti successi nella terapia del melanoma con il metodo della immunoterapia, basata sull’espansione clonale invitro di linfociti autologhi del paziente attivati con fattori di crescita che, una volta reinoculati, possono esplicare ...
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Sostanza di natura proteica presente nel plasma (200-400 mg /100 ml); appartenente alla classe delle proteine fibrose; è poco solubile in acqua e forma soluzioni acquose viscose; il suo punto isoelettrico [...] si aggregano a formare il coagulo molle, detto anche di fibrina solubile in quanto si può solubilizzare invitro a pH inferiori a 4,5 o superiori a 9 o a pH 8 in urea 1 M in assenza di Ca2+. La formazione definitiva del coagulo duro, costituito da ...
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Sostanza di natura proteica (immunoglobulina) che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria provocata da una molecola estranea (antigene) a cui si lega specificamente (➔ immunità).
A. catalitici [...] una interazione tra quel particolare fago e la fase solida. In tal modo, gli elementi della library che catalizzano la reazione un unico determinante antigenico. Poiché tali cellule hanno invitro vita effimera, sono stati realizzati degli ibridomi ...
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Processo per cui le varie parti di un organismo diventano sia diverse una dall’altra, sia capaci di produrre proteine specifiche. La capacità di svolgere funzioni specifiche dipende dalla presenza di particolari [...] Il d. è in qualche misura reversibile: modificando l’integrità dell’organismo (per es., nelle colture invitro di tessuti), si e non riescono ad acquistare competenze differenti: poste in condizioni opportune di coltura si assiste di nuovo al ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.