Sostanza di natura proteica presente nel plasma (200-400 mg /100 ml); appartenente alla classe delle proteine fibrose; è poco solubile in acqua e forma soluzioni acquose viscose; il suo punto isoelettrico [...] si aggregano a formare il coagulo molle, detto anche di fibrina solubile in quanto si può solubilizzare invitro a pH inferiori a 4,5 o superiori a 9 o a pH 8 in urea 1 M in assenza di Ca2+. La formazione definitiva del coagulo duro, costituito da ...
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Lesione cutanea eritematosa, di solito localizzata al viso o alle parti superiori del tronco (cute fotoesposta). Viene classificata come l. discoide (papule rilevate irregolari che portano a ispessimenti, [...] l. anticoagulante (LAC) è un anticorpo identificato nel siero di alcuni pazienti con l. eritematoso sistemico; invitro è responsabile dell’allungamento di test di emocoagulazione fosfolipidi dipendenti (tempo di tromboplastina), fenomeno dovuto alla ...
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Fisica
Nella teoria dei campi, c. di quark, condizione per cui il vuoto della cromodinamica quantistica contiene coppie di quark-antiquark fortemente correlate, con quantità di moto e momento angolare [...] , fenoli, esteri, alcol, aldeidi, chetoni, composti policiclici aromatici ecc.), parecchie decine hanno mostrato evidenza di cancerogenicità invitro o in vivo su animali, e 11 sono risultati cancerogeni nell’uomo (tra questi, il benzopirene e altri ...
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Edwards, Robert Geoffrey. – Fisiologo britannico (Manchester 1925 - Cambridge 2013), pioniere della fecondazione invitro. Professore all’univ. di Cambridge dal 1963, poi emerito, già dagli anni Cinquanta [...] -1988), promotore dell’uso della tecnica laparoscopica, che portò nel 1978 al successo della fecondazione di un ovocito umano invitro, grazie alla quale venne alla luce Louise Brown, la prima test-tube baby. Nei decenni successivi sono stati milioni ...
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Biologo russo (Pietroburgo 1874 - Chicago 1928); si addottorò in Germania e insegnò anatomia e istologia all'Accademia militare di Pietroburgo. Nel 1922 si trasferì negli Stati Uniti, dove fu prof. di [...] del tessuto connettivo, origine degli elementi del sangue) per le quali utilizzò anche la coltura dei tessuti invitro. Scrisse un trattato di istologia e il capitolo Bindegewebe und blutbildendes Gewebe per il Handbuch der mikroskopischen Anatomie ...
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Biologia
Metodo e tecnica di indagine biologica che consiste nel prelevare frammenti di organi o di tessuti da organismi viventi, per conservarli in ambienti e condizioni che ne permettono la sopravvivenza [...] o frammenti di organi embrionali che serve per l’indagine di problemi embriologici, mentre le colture invitro servono specialmente per l’indagine di problemi citologici.
Medicina
In chirurgia, il prelievo di organi o di tessuti da trapiantare. ...
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Antibiotico, di formula C20H34O4, isolato dai funghi Cephalosporium aphidicola e Nigrospora oryzae, ma che si può ottenere anche per via sintetica. Si presenta sotto forma di cristalli biancastri, solubili [...] metanolo. È un inibitore della sintesi del DNA nucleare agendo specificamente sulla DNA-polimerasi e viene pertanto usata in esperimenti invitro per lo studio dei processi che regolano il ciclo cellulare. Agisce sul ciclo di controllo che ritarda la ...
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sisomicina Antibiotico amminoglucosidico, C19H37N5O7, ottenuto da Micromonospora inyoensis, strutturalmente correlato con una componente del complesso della gentamicina C (gentamicina C1A). La s. mostra [...] ampio spettro d’azione antibatterica invitro con particolare riferimento agli stipiti gram-negativi, e presenta quindi ampie possibilità d’impiego clinico per la terapia di numerose malattie infettive, specie per quelle causate da Enterobatteriacee ...
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Sostanza del gruppo delle lectine estratte dai semi di alcune piante (per es., Phaseolus vulgaris) che, senza la partecipazione di anticorpi, è in grado di agglutinare le emazie. Viene utilizzata nelle [...] colture invitro di linfociti del sangue periferico in quanto possiede la capacità di trasformare i linfociti in linfoblasti, stimolandone la divisione. È molto utilizzata nello studio del cariotipo dei mammiferi e dell’uomo. ...
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Anatomista italiano (n. Trento 1909 - m. 1971); prof. univ. dal 1950, insegnò anatomia umana a Ferrara. Le sue ricerche più significative riguardano l'istofisiologia umana e comparata dei barocettori e [...] chemocettori, l'architettura del seno carotideo, lo sviluppo del mesoblasto in anfibî, la struttura delle articolazioni, l'istofisiologia del tessuto linfatico intestinale e quella delle ovocellule coltivate invitro. ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.