MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] l'anticorpo della specificità desiderata (fig. 2). Successivamente, poiché i livelli di produzione anticorpale delle cellule coltivate invitro sono relativamente modesti, l'ibridoma può essere inoculato nella cavità peritoneale di un topo, e il ...
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IBRIDO CELLULARE
Vittorio Sgaramella
Le cellule di organismi viventi possono fondersi e originare un'unica cellula con caratteristiche diverse da quelle delle cellule di partenza, dette anche parentali. [...] infatti ottenute cellule ibride da cellule umane coltivate invitro (HeLa) e cellule di tabacco. L'ibrido somatico può essere coltivato in provetta, ma, in generale, non può svilupparsi in un organismo ibrido riproduttivamente funzionale. Infatti nei ...
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STAFILOCOCCO (dal gr. σταϕυλή "grappolo" e κόκκος "bacca") e infezioni stafilococciche
Fernando Marcolongo
I cocchi (v. batterio) appartenenti a questo gruppo, di forma sferica e di grandezza variabile [...] anche uno stafilococco anaerobio obbligato, che H. Schottmüller e altri hanno riscontrato in certe forme di sepsi puerperale. Gli stafilococchi producono anche invitro numerose tossine, alcune delle quali ci sono conosciute: così un'emolisina bene ...
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Imaging molecolare
Alessandro Napoli-Emanuela Algeri-Roberto Passariello
Per imaging molecolare (IM) si intende la rappresentazione, la caratterizzazione e la quantificazione visiva dei processi biologici [...] vivo nata alla fine degli anni Novanta, come evoluzione delle tecniche di immunofluorescenza invitro. Si basa sull'impiego di mezzi di contrasto e sonde molecolari in grado di emettere luce nel campo dell'infrarosso (lunghezza d'onda di 650÷800 nm ...
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ONDULANTE, FEBBRE (XXV, p. 369)
Giuseppe GIUNCHI
FEBBRE Gli studî dell'ultimo ventennio hanno dimostrato la diffusione sempre maggiore della malattia e la frequenza sempre più elevata delle manifestazioni [...] oggi il metodo di cura più largamente usato con buoni risultati in Italia. Sono stati sperimentati con risultati varî, ma non troppo alla quale le brucelle sono assai sensibili invitro. I risultati della cura streptomicinica della infezione ...
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HARRISON, Ross Granville
Pasquale Pasquini
Biologo, nato a Germantown in Pennsylvania (Stati Uniti) il 13 gennaio 1870. Si laureò (1894) in scienze naturali alla Johns Hopkin University e in medicina [...] lo ha reso ovunque noto e che risale al 1907, è d'aver potuto far vivere, isolati dal corpo, tessuti animali e di averne studiato, invitro, l'accrescimento e il differenziamento. Gettava così le basi della nuova tecnica e del metodo delle colture ...
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PERTOSSE (XXVI, p. 869)
Orazio MALAGUZZI VALERI
Sistematiche indagini radiologiche hanno messo in evidenza che anche nei casi non complicati sono molto frequenti addensamenti polmonari in sede parailare [...] degli accessi. Una terapia più attiva e specifica sembra che possa essere attuata con la streptomicina, inibente invitro il bacillo pertossico anche a concentrazioni molto basse. Ma mancano ancora risultati clinici. Sulfamidici e penicillina hanno ...
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OPSONINE (dal gr. ὀψονω "preparo il pasto")
Agostino PALMERINI
Sostanze del gruppo degli anticorpi (v.), che sono presenti nel plasma e nel siero di sangue e che hanno grandissima importanza nei fenomeni [...] dell'immunità (v.). Il concetto e il nome di queste sostanze sono stati introdotti in medicina da A.E. Wright, che fino dal 1903 dimostrò che aggiungendo (invitro) a una miscela di leucociti e di batterî siero fresco, anche normale, la fagocitosi (v ...
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RADIOTANATOLOGIA (dal lat. radius "raggio", e dal greco ϑάνατος "morte" e λόγος "discorso")
Gian Giuseppe Palmieri
È il nome, dato di recente a quella branca degli studî biologici, che si occupa dei [...] sopravvivenza di unità elementari o di aggregati cellulari d'ordine superiore, accertabili anche col metodo delle colture invitro (G. Bianchini), sia come fenomeni di degradazione successiva della materia, nel passaggio graduale e mal definito tra ...
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SMITH, Michael
Eugenio Mariani
Biochimico britannico, nato a Blackpool il 26 aprile 1932. Ha compiuto i primi studi a Blackpool, quelli universitari a Manchester e a Vancouver. Ricercatore all'Istituto [...] viene poi utilizzato come DNA di innesco per la sintesi invitro di una nuova copia del gene contenente la mutazione. Utilizzando questa è possibile introdurre in qualsiasi posizione del gene qualunque alterazione. Introducendo queste alterazioni ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.