Anatomista italiano (n. Trento 1909 - m. 1971); prof. univ. dal 1950, insegnò anatomia umana a Ferrara. Le sue ricerche più significative riguardano l'istofisiologia umana e comparata dei barocettori e [...] chemocettori, l'architettura del seno carotideo, lo sviluppo del mesoblasto in anfibî, la struttura delle articolazioni, l'istofisiologia del tessuto linfatico intestinale e quella delle ovocellule coltivate invitro. ...
Leggi Tutto
Medico (Berlino 1865 - ivi 1939); medico della marina militare nel Camerun (fino al grado di generale), fu dal 1921 prof. di medicina interna e patologia tropicale a Berlino. Autore di importanti ricerche [...] nel campo della patologia tropicale, nel 1904 scoprì il Trypanosoma vivax e nel 1913 riuscì per primo a coltivare invitro i piroplasmi. ...
Leggi Tutto
Biologo danese (n. Copenaghen 1891 - m. 1956), direttore dell'istituto di biologia della Fondazione Carlsberg di Copenaghen (dal 1932). Specializzato nella coltura dei tessuti invitro, con questo metodo [...] ha affrontato varî problemi di patologia e fisiologia cellulare. Ha scritto, fra l'altro, alcuni trattati: Gewebezüchtung (3a ed. 1930); Biology of tissue cells (1946) ...
Leggi Tutto
Antibiotico, C16H24O4, prodotto da Penicillium brefeldianum. È un lattone macrociclico dotato di attività antibatterica ad ampio raggio. È stata usata sperimentalmente in sistemi cellulari invitro e [...] ha permesso di dimostrare che il transito di sostanze fra il complesso di Golgi e il reticolo endoplasmatico è bidirezionale ...
Leggi Tutto
Botanico italiano (Alba 1901 - Ferrara 1970); dal 1942 prof. di botanica nell'univ. di Ferrara. I suoi numerosi lavori riguardano morfologia, fisiologia, embriologia, citologia, patologia vegetale e microbiologia; [...] da segnalare i suoi studî sull'antagonismo tra ceppi di Penicillium e sulla coltura dei tessuti vegetali invitro. ...
Leggi Tutto
Metodo di misurazione di quantità di calore molto piccole: per es., in biologia, quello sviluppato da substrati microscopici (batteri, cellule, frammenti di tessuto) coltivati invitro. ...
Leggi Tutto
Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] che limita a tre il numero di oociti fertilizzabili, si è diffusa la tendenza a sostituire la FIVET (fertilizzazione invitro con embryo transfer) con la ICSI, dal momento che quest'ultima consente una probabilità maggiore di ottenere preembrioni ...
Leggi Tutto
PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA.
Carlo Flamigni
– Problemi e soluzioni. Migliorare le stimolazioni ovariche. Evitare le gravidanze multiple. Perfezionare la diagnosi di sterilità. Conseguenze negative [...] (ossia quelli con maggiori probabilità di impianto e di sviluppo), la più diffusa delle quali comporta un prolungamento della coltura invitro dei prodotti del concepimento (dal 2°-3° giorno, fase di morula, si è passati al 5°-6°, fase di blastocisti ...
Leggi Tutto
RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] diversi (Tab. 4). Una stessa sostanza può risultare attiva su una quantità di sistemi biologici, dagli enzimi irradiati invitro, ai microorganismi, ai mammiferi. L'ipotesi più semplice sul meccanismo delle sostanze protettive è che esse agiscano per ...
Leggi Tutto
in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.