Biologia
Metodo e tecnica di indagine biologica che consiste nel prelevare frammenti di organi o di tessuti da organismi viventi, per conservarli in ambienti e condizioni che ne permettono la sopravvivenza [...] o frammenti di organi embrionali che serve per l’indagine di problemi embriologici, mentre le colture invitro servono specialmente per l’indagine di problemi citologici.
Medicina
In chirurgia, il prelievo di organi o di tessuti da trapiantare. ...
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timosterina In biochimica e fisiologia, sostanza non polare appartenente ai fattori timici; è dotata di proprietà biologiche simili a quelle degli steroidi. Può indurre il ripristino alla normalità della [...] di polipeptidi appartenenti al gruppo dei fattori timici. Il peso molecolare è in genere superiore a 12.000. La t. svolge, sia in vivo sia invitro, un’efficace azione stimolante e regolatrice sulla risposta immunitaria cellulare; perciò viene ...
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Antibiotico, di formula C20H34O4, isolato dai funghi Cephalosporium aphidicola e Nigrospora oryzae, ma che si può ottenere anche per via sintetica. Si presenta sotto forma di cristalli biancastri, solubili [...] metanolo. È un inibitore della sintesi del DNA nucleare agendo specificamente sulla DNA-polimerasi e viene pertanto usata in esperimenti invitro per lo studio dei processi che regolano il ciclo cellulare. Agisce sul ciclo di controllo che ritarda la ...
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sisomicina Antibiotico amminoglucosidico, C19H37N5O7, ottenuto da Micromonospora inyoensis, strutturalmente correlato con una componente del complesso della gentamicina C (gentamicina C1A). La s. mostra [...] ampio spettro d’azione antibatterica invitro con particolare riferimento agli stipiti gram-negativi, e presenta quindi ampie possibilità d’impiego clinico per la terapia di numerose malattie infettive, specie per quelle causate da Enterobatteriacee ...
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Biologia
Termine inglese («ritardo») con cui si indica la fase iniziale della crescita cellulare invitro durante la quale le cellule sono in stasi per l’adattamento al nuovo ambiente. Le fasi successive [...] si producono gli effetti del cambiamento di una variabile esogena sul cambiamento di una variabile endogena connessa alla prima. In particolare, il ritardo con cui si producono gli effetti delle misure adottate dalle autorità nel sistema economico ...
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Sigla di yeast artificial chromosome indicante un vettore costruito invitro, che permette di clonare geni nelle cellule di lievito. Gli YAC presentano il vantaggio di contenere inserti di DNA molto più [...] lunghi dei vettori batterici o fagici, e sono pertanto utili per la clonazione di geni di mammifero, spesso di grandi dimensioni. Hanno sequenze di origine di replicazione, dette ARS (autonomously replicating ...
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Anatomico (Trieste 1896 - Bologna 1981); prof. univ. dal 1932, ha insegnato dal 1943 al 1966 anatomia umana a Bologna; socio nazionale dei Lincei (1960). Fu autore di numerose ricerche nel campo dell'istologia [...] organi, proprietà strutturali e meccaniche dei tessuti osseo e cartilagineo, genesi delle fibre collagene, differenziazione delle miofibrille, ecc.), condotte con indirizzo prevalentemente morfo-fisiologico, utilizzando colture di tessuti invitro. ...
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Spezzettamento in granuli e dissoluzione del corpo batterico, che si ottiene comunemente mescolando un antisiero fresco con una sospensione batterica e può essere realizzata invitro e in vivo. La b. riveste [...] importanza storica perché fu la prima reazione immunitaria a essere utilizzata a scopo diagnostico (batteriodiagnosi, sierodiagnosi).
La b. è provocata dall’anticorpo batteriolisina, che si forma nel siero ...
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Biologo statunitense (Suffield, Connecticut, 1870 - Filadelfia 1964), prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (1913-40), socio straniero dei Lincei (1951); autore di numerose importanti ricerche [...] . Particolarmente notevoli quelle sulla determinazione e il differenziamento dell'abbozzo oculare degli Anfibî studiati mediante il trapianto (prima osservazione di un centro induttore dello sviluppo) e quelle sulle colture dei tessuti invitro. ...
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Sostanza del gruppo delle lectine estratte dai semi di alcune piante (per es., Phaseolus vulgaris) che, senza la partecipazione di anticorpi, è in grado di agglutinare le emazie. Viene utilizzata nelle [...] colture invitro di linfociti del sangue periferico in quanto possiede la capacità di trasformare i linfociti in linfoblasti, stimolandone la divisione. È molto utilizzata nello studio del cariotipo dei mammiferi e dell’uomo. ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.