depressione a lungo termine
Fenomeno di plasticità sinaptica (in sigla LTD, dall’ingl. Long Term Depression) che consiste nella diminuzione dell’efficacia di una sinapsi come conseguenza di un particolare [...] di base. La riduzione è duratura nel tempo (dell’ordine di un’ora, quando le registrazioni avvengono invitro, o giorni o settimane se si osserva in vivo) e si distingue da fenomeni di plasticità a breve termine (che agiscono su scale di millisecondi ...
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lupus
Maurizio Pietrogrande
Dermatosi che dà luogo a una particolare lesione cutanea del volto, sul dorso del naso o ai suoi lati, di tipo erosivo, da desquamativa a ulcerosa. Il termine pare sia dovuto [...] vasculite; si può avere l’anticorpo denominato LAC (Lupus AntiCoagulant), riconoscibile perché rende incoagulabile il sangue invitro, e in vivo causa trombosi o embolie. La malattia esordisce prevalentemente nella terza decade di vita e ha un ...
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amniocentesi
Vincenzo Berghella
Puntura del sacco amniotico, eseguita allo scopo di estrarre una piccola quantità di liquido amniotico, di solito per esami clinici o di laboratorio, o raramente per [...] ÷30 ml), che contiene cellule embrionali di sfaldamento. Le cellule contenute nel liquido amniotico sono successivamente coltivate invitro.
Usi clinici e diagnosi tramite amniocentesi
L’a. è stata inventata, e ancora oggi viene maggiormente usata ...
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bioinformatica
Nicoletta Rossi
Disciplina che affronta i problemi della biologia con metodologie e strumenti propri delle scienze dell’informazione.
Sviluppo della bioinformatica
Negli ultimi decenni, [...] validi per interpretare i dati sperimentali; analisi volta alla comprensione dei sistemi biologici complessi, basata su simulazioni della dinamica dei sistemi, con verifica delle ipotesi tramite esperimenti in silico da comprovare invitro e in vivo. ...
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lebbra
Malattia infettiva contagiosa a decorso cronico con esito talora mortale, il cui agente patogeno è Mycobacterium leprae, scoperto da A. Hansen nel 1871, del quale solo a partire dal 1965 si è [...] potuta ottenere la coltura invitro. La trasmissione più comune è per contagio diretto interpersonale prolungato. Il periodo di incubazione è lungo e può superare i cinque anni. Sintomi generali (febbre, cefalea, epistassi, dolori nevralgici) sono ...
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Kornberg, Roger David
Kornberg, Roger David. – Biochimico statunitense (n. St. Louis, MO, 1947), figlio del premio Nobel Arthur Kornberg. Ha lavorato con i Nobel A. Klug e F. Crick presso il Laboratory [...] struttura della RNA polimerasi II del lievito con risoluzione atomica e la realizzazione di un sistema di trascrizione invitro che ha consentito la determinazione della struttura dei complessi di trascrizione RNA polimerasi–DNA–RNA. Grazie a questi ...
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morula
È uno dei primissimi stadi di sviluppo dell’embrione, dopo le prime 3 o 4 divisioni mitotiche. A questo stadio, l’embrione è costituito da 12÷16 cellule e assume un aspetto particolare, simile [...] dall’ampolla tubarica per raggiungere la cavità uterina. Le conoscenze attualmente ottenute, grazie agli studi compiuti sulla fecondazione invitro, fanno ritenere che la morula raggiunga la cavità uterina allo stadio di 12÷16 blastomeri. Giunta nell ...
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clonazione terapeutica dei neuroni
Il processo di clonazione può essere utilizzato allo scopo di produrre cellule staminali, che coltivate invitro si possono differenziare in cellule specializzate in [...] , la scoperta di cellule staminali cerebrali nel cervello adulto ha consentito di applicare la c. t. dei n. anche in campo neurologico. Alcune zone del cervello sono sede di un continuo ricambio cellulare: nella corteccia del bulbo olfattivo (strato ...
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batteriologia
Parte della microbiologia che ha per oggetto lo studio dei batteri; in partic., la b. medica studia i batteri patogeni, che rappresentano una percentuale minima delle specie conosciute, [...] ed elettronico, dopo fissazione e colorazione (per es., quella di Gram), e alla coltivazione invitro, che consiste nella loro proliferazione in terreni di coltura contenenti le sostanze necessarie per la crescita, alla temperatura più adatta alla ...
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ipotermia
ipotermìa [Comp. di ipo- e -termia] [FME] L'esposizione dell'organismo a temperature minori di quella corporea normale (37 °C), naturale oppure provocata a scopo terapeutico o per altri scopi; [...] : II 629 e. ◆ [BFS] I. controllata: tecnica molto usata nei laboratori in cui si effettuano colture invitro di cellule, per la conservazione in azoto liquido (-170 °C) o in congelatori (-70 °C) delle linee cellulari; prima del congelamento, che deve ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.