Scrittore tedesco di origine polacca, nato a Łódź il 30 settembre 1937 e morto a Sieseby (Schleswig-Holstein) il 14 marzo 1997. Di famiglia ebrea, crebbe nel ghetto della sua città occupata dalle truppe [...] per affermare il diritto alla libertà d'espressione, esso trova la più compiuta manifestazione in Amanda herzlos (1992; trad. it. 1994), dove la protagonista inabsentia del libro, raccontata attraverso le parole dei tre uomini che l'hanno amata ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] Saussure), di manifestare sotto forma di intreccio antropomorfo (personaggi, azioni, ecc.) i paradigmi virtuali e latenti (inabsentia) dei sistemi logici (povero-ricco, felice-infelice, uomo-donna, dominatore-dominato, presenza-assenza, ecc.: porre ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] vede, Verga prediligeva la variante toscana apparentemente più aulica ma stilisticamente più pregnante perché allusiva, con rima inabsentia, a corna, parola chiave della tragedia rusticana (Alfieri 2007).
Ma il segreto della straordinaria lingua dei ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] con poco» comporta che si instauri «un rapporto inabsentia del detto con ciò che è sottinteso» (Beccaria 19) Veramente siam noi polvere et ombra (Canz. CCXLIX, 12)
In quanto verità posta apoditticamente, la sentenza tende a bastare a se stessa. ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] vita vera che ne è avvolta e sepolta. Sinuoso e tentacolare, il periodo proustiano circuisce questa vita vera che brilla solo inabsentia, solo nel ricordo e nella parola ; la totalità epica di Proust, cui i biancospini di Combray o gli occhi azzurri ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] , p. XV).
La pratica dei volgarizzamenti si muove da una situazione di bilinguismo in praesentia, non ben distinguibile dalla glossa, a una di bilinguismo inabsentia. L'Omelia padovana è il "primo caso noto di volgarizzamento, condotto per le prime ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] composto da Eumenio, unico a non essere rivolto a un imperatore, in quanto pronunciato ad Autun davanti al governatore della provincia lionese; il X da quelli, invece, che furono esposti in sua absentia; tra questi ultimi sarebbero quelli di Nazario ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] (nel 1410); fu pure notaio all'Antella (nel 1370) e a San Piero in Mercato (nel 1372).
Fu anche consigliere del Comune (nel 1381, nel 1383, ma a cui rinunciò per una non meglio conosciuta sua "absentia, longa" da Firenze; sempre nello stesso mese di ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] da dove scriveva al luogotenente generale del marchese di Mantova, Enea Furlano, dicendo di aver "fatto in questi tempi fastidiosi de l'absentia nostra di Monferrato per recreatione mia alchune belzerette", e a Isabella, lo stesso giorno, per unirle ...
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assenza
assènza s. f. [dal lat. absentia]. – 1. a. L’essere assente da un luogo in cui uno dovrebbe trovarsi o si trova abitualmente: a. dall’ufficio, dal lavoro, da una riunione; tornò dopo lunga a.; ha fatto parecchie a.; registro delle...
senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, mancanza: sono s. un soldo equivale a «non...