Neurobiologa italiana (Torino 1909 - Roma 2012). Con Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull'NGF (nerve growth factor, fattore di crescita nervoso), è stata insignita nel 1986 del premio [...] . La tesi venne approfondita e precisata con nuove esperienze, condotte nel 1952 con la cultura invitro all'Istituto di biofisica dell'università di Rio de Janeiro, in collaborazione con H. Mayer, allieva di E. Fisher. Tornata nel 1953 a St. Louis e ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] usata solo se la proteina codificata dal gene è nota. La sequenza amminoacidica della proteina viene usata per sintetizzare invitro oligonucleotidi che serviranno per riconoscere frammenti di DNA di una genoteca di cDNA. Una volta isolato il primo ...
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Biologo ed endocrinologo (Woodbine, New Jersey, 1903 - Boston 1967), prof. di biologia sperimentale alla Clark University e poi all'univ. di Boston. Dal 1930 in poi, riallacciandosi alle ricerche del fisiologo [...] trapianto di ovuli da un animale all'altro e da una coltura invitro a un animale vivente, e riuscì a realizzare la fecondazione dell con successo, dapprima sull'animale, poi (1953) su donne in età feconda di Puerto Rico e di Haiti, preparati ormonici ...
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Biologo statunitense (New York 1927 - ivi 2010); laureato in biochimica all'univ. del Michigan nel 1957, dal 1962 è stato capo della sezione di genetica biochimica del National institute of health di Bethesda [...] . Nel 1961 chiarì come l'RNA sintetico, formato da una sequenza di basi uraciliche (UUU), dà origine invitro alla formazione di un polipeptide costituito da una sequenza di molecole di fenilalanina (polifenilalanina). Questa esperienza costituì il ...
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Biochimico statunitense di origine indiana (Raipur, Punjab, 1922 - Concord, Massachusetts, 2011), addottorato all'univ. di Liverpool in biologia molecolare, ha insegnato biologia e chimica (dal 1962) all'univ. [...] attribuito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1968 (insieme con M. W. Nirenberg e R. W. Holley). In seguito è riuscito a sintetizzare un gene invitro. Tra i suoi studî: Polynucleotide synthesis and the genetic code (1968); Syntesis ...
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Chirurgo e fisiologo francese (Sainte-Foy-les-Lyon, Rodano, 1873 - Parigi 1944). Diresse la divisione di chirurgia sperimentale del Rockefeller institute for medical research di New York. Nel 1912 gli [...] prelevamento, purché mantenuto a bassa temperatura. Va anche ricordato per aver sviluppato il metodo della coltura dei tessuti invitro. Molto noto e tradotto in varie lingue il suo libro L'homme, cet inconnu (1935). Accademico pontificio dal 1936. ...
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Biologo statunitense (Brooklyn 1918 - Palo Alto, California 2007); prof. (1953-59) di microbiologia alla Washington University di St. Louis, Missouri, poi prof. di biochimica presso la Stanford University, [...] (insieme con S. Ochoa). A lui si deve la scoperta della prima DNA-polimerasi, un enzima che è in grado di catalizzare la replicazione dell'acido desossiribonucleico (DNA) invitro, alla presenza di altro DNA (detto stampo) e di precursori adatti. ...
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Batteriologo e immunologo statunitense (West Hartford, Connecticut, 1897 -Waterford, Connecticut, 1985); direttore delle ricerche sulle malattie infettive al Children's Medical Center di Boston. Con i [...] stato conferito il premio Nobel 1954 per la medicina e la fisiologia) ha dimostrato la possibilità di coltivare invitro, su varî tessuti opportunamente preparati, il virus della poliomielite anteriore acuta, aprendo così nuove prospettive di studio ...
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Medico (Auburn, Alabama, 1916 - Cleveland, Ohio, 2003), professore della Scuola di medicina della Western Reserve di Cleveland, Ohio dove diresse il reparto di pediatria e malattie infettive dell'ospedale [...] insieme con J. F. Enders e Th. H. Weller, il premio Nobel per la medicina, per ricerche sulla coltivazione invitro del virus della poliomielite. Altri lavori scientifici riguardarono, oltre alle malattie virali, le forme da rickettsie e la febbre Q ...
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Immunologo australiano, nato a Brisbane il 15 ottobre 1940. Nel 1996 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina, insieme a R. Zinkernagel, per gli studi sulla specificità della difesa immunitaria. [...] i suoi articoli, scritti con Zinkernagel, vanno ricordati: Restriction of invitro T cell-mediated cytotoxicity in lymphocytic choriomeningitis within a syngenic and semiallogenic system, in Nature, 1974, 248, pp. 701-02; Immunological surveillance ...
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in vitro
locuz. lat. (propr. «nel vetro»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a processi biologici che si fanno avvenire in laboratorio, dentro una provetta o in altro recipiente di vetro e,...
in vivo
locuz. lat. (propr. «nel vivo»), usata in ital. come agg. – Espressione usata nel linguaggio scient. con riferimento a osservazioni ed esperimenti che si compiono su organismi viventi, in contrapp. a quelli compiuti in vitro.