BASEVI, Gioacchino
Filippo Liotta
Nacque a Mantova il 29 maggio 1778. Compiuti gli studi di giurisprudenza, si dedicò all'esercizio della professione forense raggiungendo presto la notorietà. Nel 1810 [...] 19 fqbbraio nel cui pomeriggio si doveva tenere il processo. Il B. poté quindi avere solo brevi contatti con l'imputato, ma riuscì a tenere un'arringa appassionata e stringente (se ne conservano gli appunti originali nel Landesmuseum Ferdinandeum di ...
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FULCI, Ludovico
Paolo Camponeschi
Nacque a Santa Lucia del Mela, presso Milazzo, il 1° genn. 1850 da Antonio e da Antonina Taccone.
I Fulci di Santa Lucia del Mela, nobili originari di Tropea, si erano [...] 'opportunità di inserire nel nuovo codice la previsione della facoltà del giudice di ordinare il ricovero in manicomio dell'imputato in seguito a una declaratoria di non imputabilità per infermità di mente. La previsione di questa facoltà - contenuta ...
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DE MARSICO, Alfredo
Sandro Setta
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888, da Alfonso, archivista di prefettura, ed Emilia Rossi. Avido di letteratura ("malato di poesia" si definirá molti [...] difendere, in famosi processi come quello per l'omicidio di don G. Minzoni, svoltosi a Ferrara nel 1925, i camerati imputati dei delitto.
Libero docente in diritto e procedura penale nella università di Roma dal maggio 1915, il D. vinse la cattedra ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] - sfumando sulla procedura dei Dieci e sostenendo che pur nella "macchia che nulla può giustificare" del rito inquisitorio, l'imputato manteneva ancora qualche diritto. Cosa che nella Venezia coeva non era possibile: "i popoli non si governano con il ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi a Verona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] 1550.
Le circostanze dell'episodio (pare che gli fosse risparmiato il rogo, previsto per il delitto di cui era imputato e che fosse decapitato in carcere e poi pubblicamente bruciato), la data stessa della morte (alcuni contemporanei la fissano al ...
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ARQUER, Sigismondo
Aldo Stella
Nacque a Cagliari (da famiglia che si diceva "de sangue noble y limpia de infaçones de Aragón", ma che apparteneva piuttosto al ceto borghese dell'alta burocrazia), probabilmente [...] Girolamo Aragall, imparentato con gli Aymerich, colse l'occasione per imprigionare l'A. nel settembre del 1556. Il padre dell'imputato però ne fece avocare la causa a Madrid, dove l'A. si recò nel giugno Idel 1557: riconosciuto innocente, per ...
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FERRARA, Andrea
Carlo Bersani
Nacque a Tursi (Matera) l'11 nov. 1882, da Luigi e Rachele Capitolo. Entrò in magistratura nel 1905. Nel 1908 fu giudice aggiunto presso il tribunale di Matera e dal 1919 [...] tra giudice penale e giudice civile: organo supremo regolatore. Responsabilità civile del denunciante in caso di proscioglimento dell'imputato (nota alla sent. della Cassazione del Regno del 15 aprile 1937, Governatorato di Roma c. Proietti), ibid ...
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MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] stato il principale artefice e che era basato sul principio, all’epoca modernissimo, della presunzione d’innocenza dell’imputato. Alla fine della prima guerra mondiale Orlando lo chiamò a presiedere la Commissione reale sulle violazioni dei diritti ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] di mettere a morte senza autorizzazione sovrana le persone altamente utili alla comunità; e i giudici, credendosi che l'imputato volesse dar loro di bestie, non avrebbero avuto nessuna pietà di lui. Tutti questi racconti sono smentiti recisamente non ...
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DAL POZZO (de Puteo, Aputeo, de Puzzo, Apuzzo), Paride
Ennio Cortese
Alla buona fama ch'ebbe il D. nel Cinquecento fanno riscontro apprezzabili biografie sei o settecentesche, ma un vuoto pressoché [...] tradizione che avesse esercitato anche l'avvocatura: egli stesso ricorda d'aver prestato il proprio patrocinio a favore di un imputato d'omicidio (De synd., v. Poena I, An si tempore officialis, in fi.). A partire almeno dal 1473 insegnò diritto ...
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imputato
s. m. (f. -a) [part. pass. di imputare]. – La persona nei confronti della quale è promossa ed esercitata (a opera del pubblico ministero) l’azione penale: arrestare, assolvere un i.; assumere la difesa degli imputati.
imputabile
imputàbile agg. [der. di imputare]. – 1. Di azione, colpa o sim., che si può con ragione imputare, la cui responsabilità si può cioè attribuire, a qualcuno: l’errore non è i. a nessuno di noi; l’incidente è i. alla distrazione dell’autista....