BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] G. Libri nell'Hist. des sciences mathém. en Italie (I, Paris 1838, p. 168), malgrado il "latin barbare" imputato a Platone dal Delambre (Histoirede l'astronomie, p. 10). Platone tiburtino tradusse: un trattato di astronomia di Albatenio principe di ...
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LONGOBARDO, Niccolò (Long Huamin, Jinghua)
Elisabetta Corsi
Nacque a Caltagirone il 10 sett. 1565 da Francesco, di famiglia patrizia, e da una tale Pernuzza. Nel settembre del 1581 entrò nel collegio [...] , anno in cui sarà consentito ai missionari di fare ritorno nella capitale. L'insorgere della persecuzione è stato imputato dalla storiografia tradizionale (Goodrich - Fang, p. 986) all'eccessivo zelo apostolico del L., condiviso anche da alcuni suoi ...
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BOTTARI, Giovanni
Paolo Preto
Nacque a Chioggia da Benedetto e da Santina Vianelli il 24 ag. 1758. Educato nel seminario di Ceneda, ne uscì nel 1775, ottenendo dal padre il consenso di dedicarsi alla [...] libri francesi e ne diffondeva i principî, attenuarono poi la gravità di queste affermazioni, preferendo sottolineare nell'imputato il carattere "fervido", il "temperamento ardito", il gusto per il gesto e l'atteggiamento anticonformisti. Questo ...
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LAURIA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Montefusco, presso Avellino, il 6 giugno 1769, da Giuseppe e Antonia Ribas, secondo di tre maschi. Rimasto presto orfano prima del padre, poi della madre, [...] I: dall'ottobre fu procuratore generale sostituto della Gran Corte criminale di Napoli, e dal maggio 1826 anche avvocato degli imputati presso la commissione suprema per i reati di Stato.
Nel 1832 apparve postuma a Napoli una Raccolta di aringhe [sic ...
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CUMANO, Costantino
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 15 apr. 1811, figlio di Gian Paolo, medico veneziano (di famiglia originaria di Candia) e di Antonia Perusini. Compì i suoi studi a Verona, al collegio [...] suoi confronti. Fermato dai gendarmi il 3 maggio, il C. fu trasferito a Trieste come "politicante compromesso" e imputato di alto tradimento venne confinato a Graz, dove rimase per quattro mesi. Solo alla stipulazione dell'armistizio, che stabiliva ...
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ANDREA da Gagliano
Edith Pàsztor
Nato "in castro Galiani" negli Abruzzi (diocesi di Valva), era già chierico secolare, quando entrò nell'Ordine francescano a Sulmona. Fece poi la suai professione intorno [...] ritenuti da lui i martiri di una causa santa. Oltre a ciò - che è poi il tipico quadro dell'eresia "michelista" - venne imputato ad A. un ascendente fortissimo sulla regina Sancia e su Filippo di Maiorca, che sarebbe stato da lui indotto a tenere il ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi a Verona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] 1550.
Le circostanze dell'episodio (pare che gli fosse risparmiato il rogo, previsto per il delitto di cui era imputato e che fosse decapitato in carcere e poi pubblicamente bruciato), la data stessa della morte (alcuni contemporanei la fissano al ...
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FRANGIPANE (Frangipani), Mario
Giampiero Brunelli
Nato a Roma nel 1574 da Muzio e da Giulia Strozzi, apparteneva da una delle più antiche famiglie romane. Seguendo l'esempio del padre, distintosi nelle [...] gli permisero negli anni seguenti maggiori favori alla corte dei Barberini.
Nel 1640 fu al centro di un caso giudiziario rilevante: imputato per l'omicidio di un certo Carlo Manardi, trovato morto nel carcere del suo feudo di Nemi, venne arrestato e ...
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CAPRA (de Capra), Giuseppe
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1530 e il 1542, probabilmente in Piemonte. Secondo la genealogia tracciata da A. Manno fu il sesto dei sette figli di Oliviero priore del [...] Italia. Nel 1589 ricopriva già l'alto ufficio che mantenne per alcuni anni finché, per ragioni che rimangono oscure, venne imputato, forse nel 1595 regnante Carlo Emanuele I, "di aver commesso alcuni delitti in discredito" del sovrano. Su parere del ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] in Ravenna competente per la giurisdizione criminale, ed a questo aveva forzato la mano, inducendolo a mettere a morte l'imputato. La condotta di Leone, se era indizio preoccupante dei vivi sentimenti locali d'autonomismo e d'avversione a Roma ...
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imputato
s. m. (f. -a) [part. pass. di imputare]. – La persona nei confronti della quale è promossa ed esercitata (a opera del pubblico ministero) l’azione penale: arrestare, assolvere un i.; assumere la difesa degli imputati.
imputabile
imputàbile agg. [der. di imputare]. – 1. Di azione, colpa o sim., che si può con ragione imputare, la cui responsabilità si può cioè attribuire, a qualcuno: l’errore non è i. a nessuno di noi; l’incidente è i. alla distrazione dell’autista....