Si possono definire prassi esecutive tutte quelle convenzioni, caratteristiche di ogni momento storico, che suggeriscono come un brano musicale debba essere interpretato, ossia: tempo, fraseggio, accentuazione, [...] di undici secoli (v. musica: Improvvisazione).
Il conflitto si stemperò quando il musicologo e clavicembalista T. Dart, con il suo The interpretation of music (1954), ridefinì il campo comune della pratica musicale e della ricerca storico-filologica ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] i famosi Phonogramm Archiv (1901), le prime fonoteche di etnografia musicale (a queste ne seguiranno molte altre in Europa e negli ), dalle quali è possibile dedurre i margini di improvvisazione all'interno di modelli tradizionali fissi, nonché l' ...
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Scelsi, Giacinto
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a La Spezia l'8 gennaio 1905, morto a Roma il 9 agosto 1988. Studiò composizione a Roma con G. Sallustio, poi a Ginevra con E. Köhler, che lo [...] pianoforte (1943 o 1945); altri brani sono tuttavia già segnati dal ricorso all'improvvisazione, come le Suite nr. 2 (1934) e nr. 5 (1935), , serie, armonia, ritmo, melodia. La forma musicale appariva come un processo quasi di tipo organico, non ...
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Compositore italiano, nato a Oneglia il 24 ottobre 1925. Nato in una famiglia di musicisti, iniziò i suoi studi col padre organista, e li proseguì al conservatorio di Milano con G.C. Paribeni e G.F. Ghedini, [...] dopo aver fondato, nel 1956, la rivista Incontri musicali di cui diresse anche le manifestazioni concertistiche dedicate alla un autentico maestro; mentre un estro quasi d'improvvisazione, in un fantasioso collage di materiali diversissimi, anima ...
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Compositore italiano, nato a Verona il 9 giugno 1927. Studiò dapprima il violino nella sua città natale, nel 1946 fu allievo di E. Desderi al conservatorio di Milano per contrappunto e fuga, passando quindi [...] per clavicembalo, pian. e 9 str., 1959-62; For Grilly, improvvisazione per 3 fiati, 3 archi e percussione, 1960; Asar, per seconda, Torino 1969; P. Castaldi, Drei Stücke, in Lo spettatore musicale, Bologna 1970; G. Stefani, Su Questo di F. Donatoni, ...
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Gubajdulina, Sofija Asgatovna
Marta Tedeschini Lalli
Compositrice russa, nata a Čistopol´ (Repubblica dei Tatari) il 24 ottobre 1931. Ha compiuto gli studi di piano e composizione al conservatorio di [...] 1975 ha fondato con altri musicisti il gruppo di improvvisazione Astreja, poi riavviato nel 1992 ad Amburgo dopo Concerto per violino Offertorium (1980-86), sul tema dell'Offerta musicale di Bach, e Impromptu (1997), composto in occasione del secondo ...
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Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] 1961, con P. Grossi, l'associazione Vita musicale contemporanea; di grande importanza per lo sviluppo artistico rielaborazioni e azioni che trovano proprio nella casualità e nell'improvvisazione la costante essenza della sua ricerca (Gesti su un piano ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] litanie e versetti vari. La ragione di tale improvvisa fertilità consiste probabilmente nel progetto, già ventilato, XII, Leipzig 1912-1914, pp. 19-21); G. Rovani, B. e Meyerbeer, in L'Italia musicale, 1856, nn. 3, 8, II, 26, 28, 29, 37, 38, 43, 46, ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] lezioni dal curato di San Savino, le improvvisazioni estive, tra villici rapiti, sotto un albero Catal. della Mostra corelliana, Roma 1954; L. Montalto, A. C. nell'ambiente musicale romano fra il 1671 e il 1713, in Rivista mus. italiana, LVI (1954), ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] fra musica colta e popolare, sperimentazione controllata e improvvisazione, uso ‘basso’ e uso ‘alto’ della tecnologia, complessità e semplificazione, come pure fra installazione sonora, scultura musicale e arte plastica. Dal lato speculativo, infine ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...
improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, senza alcun preannuncio: un evento...