La musica nell’era digitale
Franco Fabbri
L’alta fedeltà come fenomeno di massa
Il pubblico iniziò ad associare l’aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli [...] attraverso quello con l’iPod, il lettore portatile di file musicali lanciato nell’ottobre del 2001. Ogni brano costa in media anni prima della comparsa sulla scena del jazz, musica improvvisata che trova nel fonogramma l’unica vera possibilità di ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] dallo stesso Paisiello che così aveva avuto modo di utilizzare brani del suo antecedente commento musicale di sperimentato successo, questa prima improvvisazione (che il C. neppure tenne nel conto dei suoi melodrammi) testimonia di una preferenza ...
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La scena teatrale
Silvana Sinisi
Teatro e arti visive
Il sodalizio tra la scena e le arti visive, uno dei baluardi dell’avanguardia novecentesca rilanciato dalla ricerca sperimentale degli anni Settanta, [...] lo svolgersi di tutto il lavoro. Impiegati come strumenti musicali o come orologi, possono, all’occorrenza, con un danzatrice Carolyn Carlson (n. 1943). L’evento, fondato sull’improvvisazione, ha riunito in scena le arti del tempo e dello spazio ...
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Il nuovo divismo
Cristina Jandelli
Nei primi anni del 21° sec. stiamo assistendo a un progressivo potenziamento, a una variegata formalizzazione e a uno sviluppo coerente di un processo iniziato negli [...] live torna a costituire l’ossatura del sistema del consumo musicale. Ed ecco che rientrano sul palco per esibirsi dal vivo sempre più spesso che i media accendano i riflettori all’improvviso su persone comuni; ma il ritorno nell’anonimato è ...
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MASCAGNI, Pietro
Virgilio Bernardoni
– Nacque a Livorno il 7 dic. 1863, figlio di Domenico, di professione fornaio, originario di San Miniato al Tedesco, e di Emilia Reboa. L’8 ott. 1873 la madre morì [...] e «nervosa», condotta «coll’impronta dell’improvvisazione» e lontana dalle interpretazioni «accurate e studi, Viareggio… 1995, Pisa 1996; C. Botteghi, «Parisina»: il dramma musicale di G. d’Annunzio e P. M., Livorno 1997; V. Bernardoni, Incroci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La trattazione dell’area musicale nel Novecento ci ha posto di fronte [...] forme di modernismo e di avanguardia artistica e l’emergente universo musicale afroamericano. Parigi è il luogo dove la musica s’incontra inciso sulla relazione tra la composizione e l’improvvisazione. Segue un esame dei cambiamenti subiti dalla ...
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ROSSELLINI, Roberto
Bruno Roberti
‒ Nacque a Roma l’8 maggio 1906 da Angelo Giuseppe e da Elettra Bellan.
La famiglia paterna di origini pisane aveva fondato nella Roma umbertina una impresa edile. [...] Riprese le sue abitudini di lavoro: gusto dell’avventura improvvisata, assenze dal set lasciando l’operatore nella giungla, lirico per un melodramma del fratello Renzo, compositore e critico musicale, tratto da Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, ...
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Radio
Gianfranco Bettetini
Guido Gola
Giorgio Simonelli
Gaetano Tramontana
sommario: 1. La rinascita della radiofonia negli anni novanta. 2. La configurazione del sistema radiofonico italiano: a) [...] testuale, quanto sulla casualità, sul caos, sull'improvvisazione discorsiva. Era ciò che, sia nella comunicazione (le richieste o le dediche), ma come organizzatori di un discorso musicale coerente: la musica classica, i brani d'opera, il rock, ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] velo". Come esponente del petrarchismo prebembesco, più maturo e musicale di quello dei primi imitatori del Petrarca, ha cercato di ammirò inizialmente la vena mordace e la capacità di improvvisazione, ma per motivi non ben chiari, forse per ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] con diverse tecniche di animazione, denunciando la loro natura musicale, il tentativo di tradurre il suono in segno, autori si oscilla tra un forte realismo, basato spesso sull'improvvisazione (il Cassavetes di Shadows, 1960), e una visione ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...
improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, senza alcun preannuncio: un evento...