Scrittore, nato a Treviso il 3 ottobre 1895. Durante la guerra mondiale fu ufficiale del genio; poi legionario con D'Annunzio a Fiume. È laureato in legge. Fece per qualche tempo il commerciante e il libraio. [...] storia - generatore in lui di malinconia e disagio - nella beata cerchia della vita istintiva; un realismo e impressionismo che facilmente trascolorano in un fare allusivo, evocativo e talora simbolico; una scrittura che muove da cadenze dannunziane ...
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VALENCIA, Guillermo
Poeta e uomo politico colombiano, nato a Popayán il 20 ottobre 1873. La sua personalità s'è imposta nella vita culturale e politica della sua patria; e nel suo temperaperamento ricco [...] più riposti e metaforici, il V. sa sempre portarvi una continuità fantastica, che al disopra di ogni impressionismo decadentista ed ermetico riesce a organizzare un suo contenuto unitario, storico, sonoro di chiare esperienze sentimentali. Così ...
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LEVERTOV, Denise
Biancamaria Tedeschini Lalli
Poetessa americana, nata a Ilford nell'Essex (Inghilterra) il 24 ottobre 1923; ha insegnato letteratura inglese in Olanda e negli Stati Uniti dove si è [...] la sua poesia successiva (The Jacob Ladder, New York 1961, e Taste and see, ivi 1964) ha momenti sostenuti di vivido impressionismo lirico. Altre opere della L.: The double image, Londra 1946; Here and now, San Francisco 1957; The sorrow dance, New ...
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Termine con cui si suole designare quella poetica e quel gusto che furono propri, in Italia, degli scrittori posteriori a G. D’Annunzio, raccolti per lo più intorno alla Voce; e quindi la letteratura e [...] qui il vagheggiamento di una ‘prosa lirica’ o ‘lirica in prosa’, depurata da tutto ciò che paia estraneo all’impressione o emozione originaria, comune di lessico e media di tono, ma poeticamente ‘essenziale’. Sono evidenti in tutto questo le tracce ...
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Poeta italiano (Roma 1885 - ivi 1928). Poeta ambizioso e fecondo, O. partì da una formazione pascoliana e dannunziana, ma sfiorò anche il crepuscolarismo e le esperienze dei primi vociani. Al tempo stesso [...] , l'arcana presenza di uno spirito creatore, di un principio unitario. Questa ricerca di lì ad alcuni anni, dopo l'impressionismo delle prose liriche o «frammenti» di Orchestrine (1917) e le incertezze fra prosa e poesia di Ariosto (1921), lo porterà ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] ); Don Tartufo bacchettone (1967); Il Marescalco (1969); L'Iscariota (1971); Uno dei dieci (1971). In campo sinfonico vanno segnalate: Impressioni dal vero, tre serie (1910-22); Pause del silenzio, due serie (1917-26); undici Sinfonie (1933-69); nove ...
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FIUMI, Lionello
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Rovereto il 12 aprile 1894 di famiglia veronese. Collaboratore di riviste di avanguardia, tra le quali La Diana di Napoli, nel 1921 divenne direttore del [...] Ferrara" all'incrocio del dannunzianesimo e del pascolismo col futurismo, è essenzialmente impressionistica, visiva. Di un impressionismo decorativo in cui, appunto, l'originaria crepuscolare tenerezza per le piccole cose, per i fuggevoli amori, per ...
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Critico letterario, nato a Matera il 7 giugno 1888. Già collaboratore e poi direttore della Voce (1915-16), redattore di Pègaso (1929-33) e di Pan (1934-35), è ora professore di letteratura italiana nella [...] estraneo, con ogni interesse e nesso concettuale, il senso esatto delle proporzioni e della prospettiva storica. Frutto dell'impressionismo vociano, e insieme della restaurazione "classica" della Ronda, la critica del D. R., per questo suo anelito ...
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GARGIULO, Alfredo
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, nato a Napoli il 10 maggio 1876. Fu collaboratore della Critica del Croce durante i primi anni della rivista; ha scritto una Storia dei criteri [...] " la critica del G. giova ad instaurare, di contro al problemismo generico dei crociani, ed a integrazione dell'impressionismo dei vociani, il valore del problema particolare, dell'analisi puntuale, dell'assaggio costante del tono poetico; e insieme ...
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PANCRAZI, Pietro
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, nato a Cortona il 19 febbraio 1893. Ha fatto gli studî classici, e seguito i corsi di legge, a Roma, a Venezia, a Padova. Ufficiale di fanteria durante [...] gusto, gli umori, e quindi a suggerirne o abbozzarne la figura: senza peraltro cedere ai pericoli dell'estetismo o dell'impressionismo e frammentismo alla Serra (nel cui alone si è tuttavia formato), ché, come quel suo procedere conversevole, evasivo ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...