Pittore (L'Aia 1837 - Nieuport 1890). Studiò con E. Delvaux e a Parigi frequentò C. Corot e G. Courbet. Dipinse soprattutto marine, con viva intensità di luci e colori. Sostenitore della pittura in plein [...] air e accanito oppositore dell'accademia, fu iniziatore dell'impressionismo belga. ...
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Pittore francese (Narbonne 1875 - Fontenay-aux-Roses 1932). Studiò con Bourdelle a Montauban e all'accademia Carrière di Parigi. Nel 1901 espose al Salon des Indépendants e dal 1903 partecipò ai Salons [...] d'automne. L'arte di L., all'inizio segnata dall'impressionismo, si volse ben presto alla ricerca di uno stile delicato e intimista (Les blés, 1919; Coquelicots et marguerites, 1925, entrambi a Parigi, Musée national d'art moderne). L. eseguì ...
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VAN RYSSELBERGHE, Théo
Sophie A. Deschamps
Pittore, nato a Gand il 23 novembre 1862. Viaggiò per quasi tutta l'lEuropa, visitò Marocco e Algeria. A 36 anni si stabilì a Parigi, rimanendo ciò nonostame [...] legato al circolo "Les XX" di Bruxelles (impressionismo, ricerca della vita e della luce) e poi alla "Libre Esthétique". Agl'inizî la sua arte è realistica; ma la conoscenza del pointillisme di G. Seurat (Parigi 1886) sconvolge il suo concetto dell' ...
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Pittore e incisore (Londra 1852 - ivi 1944). Studiò nel 1873-1875 presso E. Long. Viaggiò in Belgio e in Olanda (scene di pescatori olandesi 1876-79), e in Francia subì l'influsso di J. Bastien-Lepage [...] e J.-F. Millet. Si accostò quindi all'impressionismo francese, pur senza uscire dal solco della tradizione paesistica inglese. La sua opera ebbe largo influsso sui giovani pittori inglesi ai primi del sec. 20º. Sue opere sono esposte nella Tate ...
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Pittore e incisore olandese (Amsterdam 1857 - L'Aia 1928); allievo delle accademie di Amsterdam, Anversa e Bruxelles, viaggiò in gioventù in Spagna, Algeria, Marocco, Italia, riportandone studî di figure [...] e paesaggi di carattere impressionistico. In patria divenne poi uno degli oppositori del troppo facile impressionismo insieme con A. J. der Kinderen, J. P. Veth, ecc. Dal 1895 circa datano le sue composizioni, dipinte e soprattutto litografate (la ...
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Scultore. Nato a Pavia il 2 febbraio 1870, morto a Milano il 22 novembre 1936. A Milano dal 1890, salvo un soggiorno di due anni a Parigi, fu tra i più noti rappresentanti della scultura lombarda. Dominando [...] l'impressionismo, si distinse per la semplicità e l'ampiezza del modellato, precorrendo taluni atteggiamenti della scultura attuale. Nel modo di trattare il marmo è vicino al gusto del Wildt.
Tra le sue più importanti opere giovanili sono la Vedova ...
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WITTIG, Edward
Felix Kopera
Scultore, nato nel 1877 a Varsavia. Studiò all'accademia di Vienna col medaglista Tautenhayn, dal 1898 al 1900; poi a Parigi, nella scuola di Belle Arti, e nello studio di [...] di Belle Arti e al politecnico. Nelle sue opere si vede un continuo dissidio tra la sua educazione accademica e l'impressionismo alla Rodin. Al Rodin sono ispirate le sculture fatte fra il 1903 e il 1907: Sfinx (Galleria del Lussemburgo a Parigi ...
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Pittore (Venezia 1712 - ivi 1793). Tra i più significativi esponenti del vedutismo veneziano, si formò sullo stile di Canaletto, diversificandosene per la diversa interpretazione ed elaborazione della [...] . La riscoperta di G. è un merito della critica moderna, educata dall'impressionismo. Particolarmente noti il Rio dei Mendicanti (Bergamo, accademia Carrara) e La laguna (Milano, museo Poldi-Pezzoli); bellissimi e numerosi i suoi disegni ...
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Pittore (Vienna 1846 - ivi 1903). Formatosi all'Accademia di Vienna, a Monaco fece parte della cerchia di W. Leibl e V. Trübner. Più volte in Italia, visse a Venezia (1876-82) e quindi a Parigi (1882-94), [...] dove fu in contatto con i pittori impressionisti. Importante esponente dell'impressionismo tedesco, improntò la sua ricerca, nel senso intuito da Leibl, verso una pittura pura, basata sul colore e sul tocco; dipinse paesaggi e nature morte (Foresta ...
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Pittore, nato a Lipsia il 12 febbraio 1884. Dal 1900 al 1903 studiò all'accademia di Weimar compiendo poi, nel 1904, la sua formazione a Parigi (dove ritornò nel 1929) e a Firenze.
Partendo da una pittura [...] ancora legata alla cultura dell'impressionismo (fu per qualche tempo membro della "Secessione" berlinese) tende sempre più a una violenza emotiva di gusto espressionistico. "Il mio stile - scriveva nel 1914 - in opposizione alla superficiale arte ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...
impressionabile
impressionàbile agg. [der. di impressionare]. – 1. Di persona facile a impressionarsi, a lasciarsi turbare e mettere in ansia da impressioni suscitate da cose o fatti del mondo esterno: una donna, un ragazzo molto i.; fantasia,...