CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] . 435, alla data 30 genn. 1790); nei due tomi del Théâtre d'Aeschile pubblicato a Parigi nel 1795 a cura di F.-J. de la Porte du Theil e il Volpato, che sappiamo associato ad alcune delle principali imprese incisorie del C. e che protesse i primi anni ...
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GANDOLFI, Ubaldo
Donatella Biagi Maino
Figlio di Giuseppe Antonio e di Francesca Maria Baldoni nacque il 14 ott. 1728 a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto presso Bologna). Dal padre, [...] una commessa di pregio che, stanti i risultati, gli concesse di accedere a numerose altre imprese tra le quali la più celebre fu quella della "machina dell'orologio pubblico", che egli fece e firmò nel 1773, oggetto (secondo Piò) di ingiuste critiche ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] Zelotti col quale portò a termine l'impresa decorativa lasciata incompiuta dieci-quindici anni prima 1749, p. 202; A. M. Zanetti, Della pittura venez. e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, Venezia 1771, pp. 287 s.; L. Lanzi St. pittor. ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] secondo la prassi consueta per questo tipo di manifestazioni pubbliche. Dopo il IV secolo, al contrario, l’ colombaia (Kuşluk) di Çavuşin, forse costruita per glorificare le imprese vittoriose dell’imperatore cappadoce Niceforo II Foca (963-969) ...
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LILLI, Andrea (Lilio)
Cecilia Prete
(Lilio). Le notiziebiografiche relative al L. non permettono di ricostruire con esattezza le date di nascita e di morte di questo pittore, figlio di Vincenzo, originario [...] . parti di notevole impegno. In questa, come nelle precedenti imprese sistine, lavorò anche il faentino Fenzoni che con il senese romani lo dice "molto adoperato in far disegni per tener pubbliche Conclusioni ai Collegii di Roma" (ibid.). La notizia, ...
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DANDINI, Pietro (Pier)
Evelina Borea
Nacque a Firenze il 12 aprile 1646 (F. S. Baldinucci) o nel 1647 (Orlandi, 1704) da Ottaviano (fratello dei pittori Cesare e Vincenzo), e fu educato all'arte dallo [...] , a completare la decorazione della sala dei Priori nel palazzo pubblico, in cui a fresco si celebravano i fasti della Repubblica . Gabbiani, che in primo tempo era stato impegnato all'impresa. L'affresco, del quale è noto il bozzetto preparatorio ...
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GUERRA, Giovanni
Mario Bevilacqua
Nacque nel 1544 a San Donnino della Nizzola, presso Modena, da Baldassarre, artigiano, e Lucia Versi; furono artisti anche due suoi fratelli, Giovanni Battista e Gaspare. [...] è stato messo in relazione con una giovanile partecipazione alla vasta impresa decorativa di villa d'Este a Tivoli.
Agli anni del finora più di 800 fogli), oggi dispersa in collezioni pubbliche e private, comprendono vedute di ville della Tuscia e ...
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PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] una sorta di zibaldone di notizie varie, private e pubbliche, inframmezzate a schizzi […]. Vi si riconoscono le autografie di , e per scopo quello di decantare le glorie e le imprese di casa d’Austria, con continui riferimenti alla lotta secolare ...
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FONTEBASSO, Francesco
Patrizia Scafella
Nacque a Venezia il 4 ott. 1707 da Domenico "biaccarol" e da una Cattarina, quarto di sette fratelli. Il ritrovamento dell'atto di battesimo (Magrini, 1988, p. [...] nel grande salone e degli affreschi che celebrano le imprese di alcuni Martinengo nella sala crema e nella maggio 1769.
Fonti e Bibl.: A.M. Zanetti, Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia..., Venezia 1733, pp. 183, 462; P. ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] Vangelo di Marco, cioè il Vangelo più antico, sia stato pubblicato come c., e questo fatto, che sembra molto probabile, valutare nella tradizione successiva le conseguenze di imprese editoriali come quella dell'Iliade Ambrosiana. Diversamente ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). Indica per lo più azioni, individuali...
pubblicita
pubblicità s. f. [dal fr. publicité, der. di public «pubblico1»]. – 1. Il fatto d’essere pubblico, di svolgersi alla presenza del pubblico: p. del dibattimento, nel processo penale; p. delle udienze giudiziarie; p. delle sedute...