L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] , con il don Ennio di Parazzoli, parroco ambrosiano d’una chiesa-impresa sociale, orizzontale, «andata in un certo senso, lo fanno. E anche le incursioni a teatro diD’Annunzio e dei futuristi, posizionandosi intorno a quegli anni Venti in cui – ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] Ma sotto certi aspetti il d'Annunzio è un semplice, vede gli uomini in bianco e nero, o magnanimi o turpi oltre ogni dire, vede nella guerra una forza risanatrice,6 sogna, alla vigilia del discorso di Quarto, un'impresa garibaldina, che poi attuerà a ...
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ANTONGINI, Tommaso
Marcello Carlino
Nacque a Premeno (Novara), il 15 sett. 1877 da Alberto e da Clotilde Nay. Laureato in giurisprudenza, conobbe Gabriele D'Annunzio nel 1897 a Firenze, mentre vi frequentava [...] versione latina curata dal sacerdote Cesare De Titta, amico diD'Annunzio, e ospitò sul Rinascimento alcuni versi della Nave e il Proemio alla Vita di Cola di Rienzo. La sua impresa finanziaria fallì miseramente, a causa dei troppi quattrini sborsati ...
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PETRONIO, Giuseppe
Nicolò Mineo
Critico letterario, nato a Marano (Napoli) il 1° settembre 1909. Dopo aver studiato a Reggio Calabria, Napoli e Roma, avendo come maestri F. Torraca e G. Gabetti, fu [...] , dei Poemetti del Duecento (1951), delle Commedie di Goldoni (1958), dei Poeti minori dell'Ottocento (1959), delle Opere di Carlo Gozzi (1962); con le storie della critica su Boccaccio (1954), D'Annunzio (1956) e il Romanticismo (1960); con saggi ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] cioè obiettiva e fedele, delle impresedi Fausto Coppi, ma l''idea' delle imprese del campione, così come interiorizzata Gabriele D'Annunzio nei taccuini aveva riversato, per frammenti quasi di 'diretta', le fasi salienti del celebre incontro di boxe ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] giù, fino al D'Annunzio. E per certi ardimenti analogici quei secentisti sembrano precorrere di lontano la lirica 1688, ed altre edizioni) tratta «delle argutezze eroiche chiamate Imprese». E d'altra parte, nell'opera dell'Alciato ogni emblema reca, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] . Impressionava favorevolmente, nell’impresadi Galilei, l’«audacia» D’Annunzio stupefatto dai prodigi della scienza e della tecnica, più che aprirsi al 20° sec., chiude quello precedente.
Nell’epoca dell’entropia
Preannunziato dall’Èra nuova di ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] dell'artificio, in D'Annunzio; il quale D'Annunzio anche lui diceva d'essere partito e di partire dai nostri scrittori che non «cultura» I volga rizzamenti portarono a compimento l'impresa generosa a cui si era sobbarcata l'Università, l'istruzione ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] 1963, si associò nell'impresa Giuliano Innamorati. Poeti minori perché privi di Foscolo, Manzoni, Leopardi e perfino di Monti, destinati a uno o più tomi tutti per loro, e senza la triade di Pascoli, Carducci e D'Annunzio. Che nella collana «La ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] premio D'Annunzio) e con il racconto Tela e cenere (ibid. 1973, premio Il Ceppo 1974), ritorni al Seicento di sorprendente efficacia entrate e le uscite di testi dalle varie raccolte di racconti. A essa si aggiungano Un'impresa rischiosa, prefaz. a ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...