Le lettere
Giorgio Pullini
Tra giornalismo di viaggio e impressionismo poetico sulla realtà di Venezia nel Novecento
Prima di entrare nell’ambito vasto della produzione narrativa e poetica vera e propria, [...] e per di più carica, agli occhi di Stelio, di una lunga esperienza amorosa. Foscarina, perciò, per D’Annunzio è Venezia di profondità e di suggestioni, il peso morto del tempo che è impresa quasi sempre destinata al fallimento o alla rovina cercare di ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] che Omodeo, ritiratosi dall’impresa nel 1930, accusò Gentile di aver «vaticanizzato» l’opera75. Del resto, sempre nel 1930 il Sant’Uffizio non avrebbe mancato d’intraprendere un’azione di censura diretta di alcuni articoli dell’Enciclopedia, come ...
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Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] che già poteva contare su un’aura di ‘artisticità’ grazie alla sua associazione all’opera di letterati e poeti, incluso il ‘nazionale’ (e nazionalista) Gabriele D’Annunzio, che avevano prestato le loro capacità ‘d’autore’ a un genere, la canzone, che ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] di enti pubblici. Il lettore — più nelle prime annate che dopo — avverte il senso di un’impresa sentita comune e un’aura di attacchi si fanno più pesanti, di chiamare in soccorso D’Annunzio — memore dei rapporti di guerra e dopoguerra — e persino ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] vicenda cui la letteratura, da Byron a d’Annunzio, si ispirerà in seguito ampiamente: cfr. A. Lazzari, Parisina, Firenze 1949. Il legame tra Niccolò d’Este e i Malatesta sarà rafforzato dal matrimonio di sua figlia Ginevra con Sigismondo Malatesta, e ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] Già in primavera subentra l’impresadi Giovanni Battista Lasina, mentre la trattativa con Verdi passa di nuovo nelle mani della della tragedia La Nave di Gabriele D’Annunzio, accompagnata dalle musiche di scena di Ildebrando Pizzetti. Intanto, ...
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Gli archivi
Francesca Cavazzana Romanelli
Memorie nazionali, memorie locali
Istituito nel 1874(1) quale organo consultivo del Ministero dell’Interno cui erano state giusto allora attribuite — non senza [...] entro la monumentale impresa editoriale di Ongania su La basilica di San Marco(34). D’Annunzio e l’ideologia della venezianità, in D’Annunzio e Venezia. Atti del convegno, a cura di Emilio Mariano, Roma 1991, pp. 229-244).
64. F.S. Gatta, Ricordo di ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] Gabriele D’Annunzio, Notturno (1921), Milano 1953, p. 49.
23. Mario Isnenghi, Una ‘ragione eroica di vivere’, in D’Annunzio a ed Emanuela Bassetti avevano saputo far diventare un’impresa culturale di statura nazionale a Venezia.
86. L. Pomoni ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] scrittura di scena: le eccezioni di Luigi Pirandello (1867-1936) e magari di Gabriele D’Annunzio (1863 le impresedi spettacolo in Italia e in Francia, Roma 2009.
Il teatro salvato dai ragazzini. Esperienze di crescita attraverso l’arte, a cura diD. ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] la laicizzazione delle opere pie.
In realtà, di lì a poco si sarebbe aperta una fase eloquente conferma. L’impresa libica e laPrima C. Salaris, Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume, Bologna 2002, pp. 179-180.
59 F ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...