BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] B. era ormai volto a un passato epico che non aveva vissuto personalmente ma di cui si sentiva uno degli ultimi testimoni. D'Annunzio e Mussolini - che riceveranno la medaglia d'oro "Paolo Boselli" - gli appaiono come l'incarnazione dell'"anima della ...
Leggi Tutto
CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] ad altri la colpa; si inizia un'impresa coloniale inutile e costosa, non si sa di una diversa politica monetaria e finanziaria" (L'economia italiana…, pp. 330 s.).
L'annunzio 1981-82.
Fonti e Bibl.: Oltre al volume diD. Demarco, E. C. e l'opera sua, ...
Leggi Tutto
LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] Vergine a sinistra e l'angelo annunziante a destra.
Nella seconda metà porta di casa, dell'Incontro di Gioacchino e Anna.
Ma l'impresadi gran C. Guasti, I quadri della Galleria e altri oggetti d'arte del Comune di Prato, Prato 1888, pp. 13 s., 28, 40 ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] Andiamo, Sievers. Il consiglio d’amministrazione sta aspettando. Iniziamo questa impresa universale, diamo il via alla d’Annunzio, con la sua drammaturgia di poesia e col suo impegno di artefice protoregista di spettacoli, nonché di architetto di ...
Leggi Tutto
DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] settentrionale, Elba inclusa, e che disponeva di alcuni reparti di marina. Il D. si istallò a Massa Marittima, mentre Piombino costituiva il cuore dell'intero dispositivo. Il 9 settembre, all'annunzio dell'armistizio, si accesero i primi scontri ...
Leggi Tutto
DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] et Ariane, balletto con musiche di A. Roussel e coreografie di S. Lifar, Opéra di Parigi, 22 maggio 1931; I Puritani, di V. Bellini, al Maggio musicale fiorentino, 1933; La figlia di Iorio di G. D'Annunzio all'Argentina di Roma, 1934). L'ultima ...
Leggi Tutto
BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] . Fea e S. Arteaga. L'impresa fu interrotta per l'impedimento del de Azara, sopravvenuto a causa di eventi politici, e per il suo sua Officina Bodoni di Verona e la monumentale edizione in quarantanove volumi delle opere del D'Annunzio in caratteri ...
Leggi Tutto
NITTI, Francesco Saverio
Giuseppe Barone
NITTI, Francesco Saverio. – Nacque a Melfi (Potenza), il 19 luglio 1868 da Vincenzo e da Filomena Coraggio.
La famiglia aveva salde convinzioni antiborboniche [...] all’impresadi Fiume, Napoli 1967, mentre per il contesto economico cfr. P. Frascani, Politica economica e finanza pubblica in Italia nel primo dopoguerra, Napoli 1975. Per la politica estera si rimanda ai classici studi di P. Alatri, N., D’Annunzio ...
Leggi Tutto
BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] 1904 (dopo la rottura tra l'attrice e il D'Annunzio) sotto forma di tenera amicizia (il carteggio è ora conservato presso la Fondazione Amleto (1863), il B. riuscì nell'ardua impresadi concentrare nel libretto del Mefistofele l'intero contenuto e ...
Leggi Tutto
In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] D’Annunzio, il primo ➔ Pirandello, il primo ➔ Svevo, ecc.; tra le firme femminili Matilde Serao e Grazia Deledda), emersero gli autori di una letteratura di l’incertezza sui criteri di accettabilità degli usi. La grande impresa della quinta edizione ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...