È il raccogliere francobolli per diletto o per lucro (v. francobollo). Il termine fu proposto da G. Herpin, in una nota anonima pubblicata nella rivista Le Collectionneur de Timbres-Poste di Parigi (n. 5, 15 novembre 1864), e dopo alcuni anni venne a sostituire quelli di timbrologia e timbrofilia, usati precedentemente. L'amatore della collezione di francobolli è designato generalmente come filatelista, ...
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FENOCCHIO, Michele
Bruno Signorelli
Figlio di Antonio, esattore delle imposte, nacque probabilmente verso il 1725 a Pinerolo (prov. Torino), città di cui sarebbe stato sindaco un suo zio nel 1747. Nel [...] 1739 iniziò a lavorare presso l'ufficio delle Fortificazioni e fabbriche come assistente. Negli anni della guerra di successione austriaca mise in rilievo "le distinte prove che ha sempre date, di singolare ...
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Parziale pagamento anticipato di una somma dovuta (per forniture, servizi, imposte ecc.), versato prima della consegna dei beni acquistati, o prima della scadenza stabilita per il pagamento finale a saldo. [...] in corso, che il contribuente deve versare all’erario ogni anno. È calcolato in percentuale sull’imposta relativa all’anno precedente e sarà sottratto dall’imposta dovuta al momento della dichiarazione dei redditi per determinare il saldo da pagare. ...
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Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] in assenza di un loro coordinamento, porta a un'esenzione completa del fattore mobile (il capitale), ponendo tutto l'onere delle imposte sul fattore immobile (il lavoro; v. Razin e Sadka, 1991). Questo è ciò che in qualche misura è accaduto nei paesi ...
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PEDAGGIO
Gino Luzzatto
. Di origine romana, come tutto il sistema delle imposte indirette dell'Europa medievale, i pedagia o passagia erano quei diritti che si esigevano in determinati punti delle vie [...] su tutte le mercanzie che vi transitavano. Data la grande varietà di nomi che le fonti medievali e gli stessi diplomi imperiali e regi usano per indicare le imposte che gravano sul commercio, non si può forse ammettere che a ogni nome corrisponda un ...
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débito pùbblico In senso lato il debito diretto dello Stato, quello delle aziende statali autonome (come per es. l’ANAS), delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle istituzioni pubbliche di assistenza [...] non vogliano ricorrere ad altre entrate straordinarie e cioè all’alienazione di parte del patrimonio, all’introduzione di nuove imposte o all’emissione di carta moneta. Con il diffondersi della teoria keynesiana del deficit spending (deficit), il ...
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Imposta indiretta sui consumi che colpisce la circolazione dei beni da uno Stato all’altro ( d. esterno) o anche, in passato, da un Comune all’altro ( d. interno).
D. esterno
I d. esterni, detti anche [...] questo secondo caso il d. ha carattere fiscale soprattutto in quanto impedisce che le industrie nazionali colpite dall’imposta di fabbricazione siano costrette dalla concorrenza estera a ridurre la produzione, e tutela quindi il gettito che lo Stato ...
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La finanza pubblica comprende l’insieme delle attività con cui Stato, Regioni ed enti locali reperiscono le entrate necessarie a sostenere la spesa per l’erogazione dei servizi alla collettività (sanità, [...] leggi statali. Oggi questa ipotesi deve restringersi alla sola possibilità di stabilire l’entità delle aliquote relative a imposte istituite dallo Stato, e sempre entro limiti individuati dalla legge statale. In conclusione, il sistema appare oggi ...
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. Scultore e architetto. Civis pisanus, nel 1180 modellò imposte di bronzo per la porta maggiore del duomo di Pisa, poi distrutta (1596), e per una porta del transetto, simili di fattura a quelle, maggiori, [...] inscritte col suo nome del duomo di Monreale. Che B., con un Guglielmo tedesco, abbia costruito il campanile del duomo pisano, è affermazione del Vasari che non ha sinora conferma se non nel ritrovamento, ...
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PUBLICANO (publicanus; τελώνης)
Gioacchino Mancini
Era nell'antichità colui che prendeva ad appalto le imposte, pagando allo stato una certa somma per il prodotto di una tassa che esigeva poi per mezzo [...] sul grano e i cereali, dai publicani decumani, e i diritti di dogana (vectigalia). Il publicano che rilevava direttamente le imposte, per trarre profitto del contratto stipulato con lo stato aveva bisogno di nulla lasciar perdere di ciò che gli era ...
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imposta1
impòsta1 s. f. [propriam., part. pass. femm. di imporre «porre sopra»]. – 1. Ciascuno dei due sportelli, per lo più di legno, che all’interno, e più di rado all’esterno, della finestra sono posti in corrispondenza della superficie...
imposta2
impòsta2 (o impósta) s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – Tributo che gli enti pubblici impongono, senza corrispettivo di alcun servizio (diverso perciò da tassa), a tutti i cittadini che si trovano in determinate condizioni,...