CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] San Frediano si pongono come due diversi fenomeni nel processo di mutazione dell'impianto urbano: se nel primo caso è lecito pensare alla costituzione di una cittadella fortificata, ultima fase di vita della c. romana, nel secondo caso si assistette ...
Leggi Tutto
FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] della Sicilia al di qua del Salso, è un imponente impianto a tre cinte munite da sette torri, superstiti, per lo restauro del castello di Barletta, "Atti del III Congresso di architettura fortificata, Milano 1981", Milano 1985, pp. 173-191; P. ...
Leggi Tutto
SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] via ad andamento sinusoidale (via di Città), di impianto anteriore al Mille e paragonabile alla romana via papalis, con l'asse N-S della via Francigena. Piccoli nuclei fortificati (castellari), borghi isolati e insediamenti religiosi nacquero in ...
Leggi Tutto
PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] residenziali e di rappresentanza tutti disposti lungo il lato fortificato prospiciente la Neckar, a N. Il Palas vero Per quanto nell'uno come nell'altro caso si tratti di impianti frutto di successive fasi, in entrambi si evidenzia fin dall'origine ...
Leggi Tutto
PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] oltre al castello vescovile, venne innalzato un ulteriore nucleo fortificato non ben individuabile tipologicamente, ma dotato di un' cerofori appartengono invece a Giovanni Pisano (v.).Con impianto del tutto simile alla chiesa degli Eremitani venne ...
Leggi Tutto
CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] venne conquistata nel 1100 da Goffredo di Buglione e immediatamente fortificata, tanto che già Saewulf (1101-1103) descrisse le simili alla basilica dell'Annunciazione di Nazareth, ma di impianto diverso, era S. Maria del Sepolcro di Nostra Signora ...
Leggi Tutto
PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] nove porte, restava per un altro secolo l'unico nucleo fortificato, chiamato al-Qaṣr (Cassaro). L'antica via Marmorea ( sequenza di scene che illustrano la Vita di Cristo su un impianto che mutua quello che è il canone del ciclo delle Feste, ...
Leggi Tutto
ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] si interrompe, tra la porta della Cava (o Maggiore), luogo fortificato già in epoca etrusca, e la chiesa di S. Andrea, di torre fu ripetuta anche nel S. Andrea.Nel sec. 12°, l'impianto basilicale è attestato a O. nel S. Lorenzo de arari, databile al ...
Leggi Tutto
CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] meridionale della chiesa; lo stesso non è rintracciabile nell'impianto romanico sublacense e farfense (McClendon, 1987), mentre la sua realizzazione doveva essere prevista per la nuova sede fortificata sul monte Acuziano, dedicata a s. Martino e ...
Leggi Tutto
CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] Kondič, Popovič, 1977, pp. 177-184); nelle città fortificate lungo il limes danubiano l'impellente necessità di offrire un ivi, pp. 71-76; F. Ugolini, La pianta del 1306 e l'impianto urbanistico di Talamone, ivi, pp. 77-82; P. Garrigon-Grundchamp, M. ...
Leggi Tutto
terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
castro
s. m. – Adattamento del lat. castrum, propr. «castello, fortezza», adoperato come termine storico (in alternanza con la forma latina) nel sign. che la parola assunse nel medioevo, per denotare cioè un centro giuridico e territoriale...