VERANDA
Ernesto LESCHIUTTA
Termine che significa galleria o colonnata coperta. In India si chiama varanda il portico architravato e aperto che cinge le costruzioni. Verso la fine del sec. XV questo [...] , il Decré in un magazzino di vendita a Nantes, il Kramer ad Amsterdam, e altri ancora.
Negli orti botanici e negl'impianti per floricoltura s'incontrano altre verande con funzioni di serra. Con la tendenza moderna di voler palesare all'esterno la ...
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GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] , frutto, a parte il fianco settentrionale, di una ricostruzione di età gotica. Si tratta di impianti basilicali a tre navate su colonne, con copertura lignea, particolarmente sviluppati longitudinalmente, dalle navate centrali caratteristicamente ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] , come quelle, di carattere palatino, che, tra la fine del sec. 11° e gli inizi del seguente, condizionarono la scelta di impianti centrici nel S. Lorenzo di Mantova (Calzona, 1991) e nel duomo vecchio di Brescia. Né hanno la forza o la volontà di ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] che sorgeva sul sito dell'omonimo complesso di epoca costantiniana, è descritta da Procopio (De Aed., I, 4, 9-18) come enorme impianto a croce libera, con tutti i bracci scanditi in tre navate con gallerie e con un articolato sistema di coperture che ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] Storia e arte, Milano 1983, pp. 197-215), il F. accentrò la struttura compositiva della parete introducendo un impianto prospettico coordinato e bilanciando la simmetria degli episodi, costruiti ricorrendo al modello di Spanzotti a Ivrea, alle stampe ...
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Albania
A. Tschilingirov
(lat. Arbanum; albanese Shqipëri)
Stato della penisola balcanica tra il mare Adriatico, le Alpi dinariche, i laghi di Scutari, Ocrida e Prespa e il monte Gramos, che si estende [...] in genere anche un ingresso meridionale, un atrio, un transetto e più edifici annessi, che trasformano il lineare impianto paleocristiano in un complesso articolato. Nella basilica A di Nicopoli (Grecia) si riscontra per la prima volta questa ...
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Vedi URARTEA, Arte dell'anno: 1973 - 1997
URARTEA, Arte
M. Salvini
Nel vario panorama delle civiltà dell'Asia Anteriore antica un posto particolare occupa il regno di Urartu (v. vol. vii, pp. 1060-1062), [...] disposizione che ha una lunga tradizione in Mesopotamia.
Dell'architettura monumentale urartea - non si vuole qui parlare degli impianti urbanistici e delle fortezze - fanno parte anche i locali rupestri diffusi in tutto il territorio dell'Urartu. I ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] del Carmine trova accrescimenti e sigilla una dimensione formale inconfondibile caratterizzata da un'aspirazione alla grandiosità dilatata degli impianti e da chiavi aspre di segno e colore. Il tizianismo iniziale si prova scontato da un intento ...
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ERFURT
I. Voss
(Erpesfurt, Erphesfurt nei docc. medievali)
Città della Germania, in Turingia, situata in un'ampia valle presso il fiume Gera, vicino a un guado che, consentendone il facile attraversamento, [...] clausura. L'ampliamento della chiesa verso E fu reso possibile solo con la costruzione delle Kavaten. Attualmente il duomo mostra un impianto a croce irregolare, a tre navate di quattro campate, con un atrio e un transetto il cui ingresso nord è ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] dagli angeli (del 1624, come si desume da un disegno preparatorio conservato al Louvre) che porta su un impianto carraccesco generici riferimenti formali al Caravaggio ed una qualità di colore neo-veneziana, derivata probabilmente dal Feti, certo ...
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impiantamento
impiantaménto s. m. [der. di impiantare], non com. – L’operazione d’impiantare, in senso generico (per i sign. particolari è per lo più usato impianto).
impiantare
v. tr. [comp. di in-1 e piantare; cfr. lat. tardo implantare «piantare»]. – 1. a. In genere, collocare o inserire su base opportuna i varî pezzi di un congegno, gli elementi di una struttura, e sim., per iniziarne la costruzione:...