TEODORO II
Vito Loré
Nato a Roma, figlio di Fozio e fratello del vescovo Teodosio, fu ordinato sacerdote da Stefano V. Venne eletto papa all'inizio di dicembre dell'897, molto probabilmente con l'appoggio [...] Saba, Storia dei papi, I, Torino 1936, p. 444; T. Leporace, Ageltrude regina d'Italia e imperatrice nel secolo IX, Benevento 1937, p. 58; P. Brezzi, Roma e l'Impero medioevale, Bologna 1947, p. 93; G. Fasoli, I re d'Italia (888-962), Firenze 1949, p ...
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STEFANO VII
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine romana (ma suo padre aveva il nome germanico di Teudemondo), di S. prima dell'elezione si sa soltanto che era cardinale prete del titolo di S. Anastasia. [...] liturgiques du Moyen Âge, "Revue des Sciences Religieuses", 21, 1947, nrr. 3-4, p. 114; P. Brezzi, Roma e l'Impero medioevale, Bologna 1947, p. 110; F.X. Seppelt, Die Entfaltung der päpstlichen Machtstellung im Frühen Mittelalter, München 1955², p ...
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Benedetto da Norcia, santo
Fondatore dell’ordine benedettino e patriarca del monachesimo occidentale (Norcia 480 ca.-Montecassino dopo il 546). Fu autore della Regola monastica che prescrive povertà, [...] Carolingi, che la estesero a tutte le comunità monastiche del Sacro romano impero. Essa comprende un prologo e 73 capitoli ed è giunta in tre recensioni: l’autografo, portato a Roma nel 577, riportato a Montecassino nel 742 e trasferito a Teano nell ...
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Melantone, Filippo
Umanista e riformatore tedesco (Bretten, Basso Palatinato, 1497-Wittenberg 1560). Nel 1509 fu all’università di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga dove divenne magister artium e si dedicò [...] continuando a sostenere la necessità di una conciliazione con Roma. Fu il più importante dei redattori della Confessione di fede dei seguaci della Riforma, letta davanti all’imperatore e ai principi dell’impero il 25 giugno 1530. In essa M. e i ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] al pontefice, ma egli concede l'uso d'una di esse all'imperatore, che è l'advocatus Ecclesiae. Dovendo sorvegliare, ratione peccati, tutti gli Italia centrale riaffermò l'autorità della Chiesa; a Roma abbatté, arbitro della nomina dei senatori, ogni ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] e poi con Enrico V, che lo costrinse a incoronarlo imperatore (1111): l'anno successivo, però, P. annullò la morì nel corso del conflitto.
Vita e attività
Monaco, giunse a Roma sui vent'anni durante il pontificato di Gregorio VII, che lo nominò ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] si alternarono nel titolo di patricius o signore di Roma. Con l’affermarsi della casa di Sassonia nella direzione dell’Impero, il potere passò dalla nobiltà romana agli imperatori, rimanendone praticamente esclusa la gerarchia ecclesiastica. Ma poi ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] che trovano la loro origine storica nel progressivo declinare dell’importanza politica di Roma, dopo le invasioni barbariche, di fronte a Bisanzio, sede dell’Impero e ben cosciente della sua superiorità politica, culturale ed economica di ‘nuova’ o ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] e furono editi i libri liturgici. Si erano frattanto uniti a Roma i Ruteni della zona della diocesi metropolitana di Kiev, incorporati nello Stato polacco. L’annessione della Transilvania all’impero asburgico (con Leopoldo I, 1691) favorì l’unione di ...
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Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] cristiano. Questo programma, che teneva troppo poco conto delle basi tedesche dell'impero ottoniano e della situazione di Roma, subì un primo insuccesso, quando il contrasto locale tra Romani e Tivolesi fu causa di una insurrezione che lo costrinse ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...