Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] difficile definire lo stato di servaggio. Che cos'hanno infatti in comune i 'liberti' condizionati e i 'coloni' del tardo Imperoromano? Che cosa li differenzia dai 'servi' del Medioevo o dai 'servi della gleba' dell'età moderna presenti, in Europa ...
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Vedi TAXILA dell'anno: 1966 - 1973
TAXILA
M. Taddei
Città del Pangiab occidentale (Pakistan), ben nota nell'antichità sia per la grande prosperità commerciale che per la sua posizione di preminenza [...] tentativo di isolamento degli Arsacidi, con l'adozione della base monetale aurea di Roma. Gli scambî commerciali con l'imperoromano si intensificarono durante il regno del più grande dei Kuṣāna, Kaniṣhka (data probabile di assunzione al trono: 144 d ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] , ne difendevano la sopravvivenza, non solo per fedeltà alla tradizione che voleva la Chiesa romana strettamente legata all'Imperoromano-bizantino, ma perché vedevano in esso una condizione essenziale per l'autonomia della Sede papale. Sfruttando il ...
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Protimesi
Ennio Cortese
La prelazione o protimesi (dal greco πϱοτίμησιϚ) è stata largamente usata sin dall'antichità greco-romana per convogliare le alienazioni di beni immobili verso proprietari che [...] , Berlin 18923 (rist. Aalen 1955), pp. 211 ss., 238.
A. Pertile, Storia del diritto italiano dalla caduta dell'Imperoromano alla codificazione, III, Torino 1894, pp. 420-428.
V. La Mantia, Consuetudini e leggi su protimisi (prelazione o retratto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia giuridica
Francesco Di Donato
Medioevo italiano: padre della storia e padrone della storiografia
Due fondamenti essenziali caratterizzano la storiografia giuridica italiana dalla sua fondazione [...] , 3 voll., Torino 1840-1857, nuova ed. in 2 voll., Torino 1863.
A. Pertile, Storia del diritto italiano alla caduta dell’imperoromano alla codificazione, 6 voll., Torino 1871-1887, nuova ed. a cura di P. Del Giudice, Torino 1892-19032.
G. Salvioli ...
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Giovanni XVI, antipapa
Wolfgang Huschner
G., che nelle fonti è quasi sempre ricordato con il soprannome di "Graecus" o "Philagathos", era di origine calabrese, e precisamente di Rossano.
La sua conoscenza [...] milanese Arnolfo di aver cercato con l'inganno di trasferire ai Greci l'onore dell'Imperoromano ("Romani decus imperii"). Personalmente Leone disprezzava G., che nelle lettere a destinatari costantinopolitani giudicava molto negativamente dal punto ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] , che si erano intanto diretti verso l’Italia. Poco tempo prima (486) i Franchi del re Clodoveo avevano annientato gli ultimi resti dell’Imperoromano tra la Somme e la Loira, dando origine a un regno che nel 510 aveva inglobato quasi l’intera Gallia ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] tanto a una sua origine propriamente romana, quanto alla sua appartenenza allo "Stato" romano o alla sua cosciente adesione alle tradizioni e alla cultura dell'imperoromano e cristiano. Quando fu eletto a succedere al papa Felice III (morto tra il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] del suo tempo mediante l’analisi del potere e della storia delle istituzioni politiche e religiose successiva alla caduta dell’Imperoromano d’Occidente.
L’opera di Sigonio si sviluppò lungo un arco di tempo di circa quarant’anni, nei quali uscirono ...
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Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] tanto a una sua origine propriamente romana, quanto alla sua appartenenza allo "Stato" romano o alla sua cosciente adesione alle tradizioni e alla cultura dell'Imperoromano e cristiano.
Quando fu eletto a succedere a papa Felice III (morto tra il ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...