L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] , designando via via le nuove etnie che con essi vengono in contatto, spesso in conflitto. Successivamente alla caduta dell’Imperoromano il concetto è fatto proprio dalle forme statuali e di egemonia politico-culturale e religiosa che a quello si ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] comprendere e integrare la tradizione storica biblico-cristiana con quella profana greca e latina fatta propria dall’Imperoromano.
L’intera vicenda della storia umana venne fatta iniziare, coerentemente con la dottrina religiosa, dalla creazione del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. I Gepidi
István Bóna
I gepidi
Popolazione germanico-orientale parlante un dialetto simile al gotico. Non vi sono cronache autoctone [...] distaccamento germanico del regno unno. Sotto la guida di Ardarico, esso prese parte alla grande campagna militare contro l’Imperoromano d’Oriente (447), formò un’ala dell’esercito di Attila nella battaglia di Mauriacum (451) e fu presente anche ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] dell’Illuminismo, ispirata da interessi generali di filosofia politica, puntò la sua attenzione piuttosto sulla crisi dell’imperoromano, che fu vista come esempio e monito del disfacimento di un ordinamento statale evoluto e complesso, causato ...
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LIRUTI, Gian Giuseppe
Ugo Rozzo
, Nacque a Villafredda (castello nelle vicinanze di Tarcento, presso Udine) il 28 nov. 1689, da Natale e da Bernardina Podari, in una famiglia di origine mantovana, [...] G.B. Pasquali la dissertazione Della moneta propria, e forestiera ch'ebbe corso nel Ducato di Friuli dalla decadenza dell'Imperoromano sino al secolo XV che, tradotta in latino, fu inserita da F. Argelati nel secondo tomo della raccolta milanese De ...
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DECIO, Cecina Mavorzio Basilio
Filippo Burgarella
Nato certamente a Roma prima della caduta dell'Imperoromano d'Occidente (476), D. fu membro di una delle più antiche e potenti casate dell'aristocrazia [...] pp. 83 s.; A. Gaudenzi, Sui rapporti tra l'Italia e l'Impero d'Oriente fra gli anni 476 e 554 d. C., Bologna 1886, pp -Tarracina, Roma 1926, pp. XX-XXII, 2; G. B. Picotti, Il Senato Romano e il processo di Boezio, in Arch. stor. ital., s. 7, XV (1931 ...
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Germania, storia della
Francesco Tuccari
Grande cultura e potenti eserciti
La Germania ha fatto parte per circa novecento anni ‒ dal 10° al 19° secolo ‒ del Sacro RomanoImpero, in un quadro di profonda [...] con i Romani e, dopo averne arrestato l'espansione all'inizio dell'era cristiana, iniziarono a infiltrarsi nei territori dell'ImperoRomano a partire dal 2° secolo, per poi espandersi in tutta Europa nel 5° secolo d.C. Questo massiccio spostamento di ...
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LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] J. Rousseau, L. Simonde de Sismondi, C. Botta, e restò particolarmente impressionato dalla Storia della grandezza e decadenza dell'Imperoromano di E. Gibbon.
Nel 1836 iniziò gli studi universitari prima a Piacenza e a Parma, dove conobbe P. Giordani ...
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FROLA, Giuseppe
Gian Savino Pene Vidari
Primogenito di una famiglia dell'alta borghesia, con possedimenti e castello a Montanaro nel Canavese, nacque a Torino il 5 genn. 1883 da Secondo, noto avvocato [...] L. Bistolfi, G. Boni, G. Faldella, F. Patetta, F. Ruffini); E. Besta, Fonti: legislazione e scienza giuridica dalla caduta dell'Imperoromano al secolo decimosesto, in Storia del diritto italiano, diretta da P. Del Giudice, I, 2, Milano 1925, pp. 558 ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatoreromano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] visione di Pirenne manteneva tuttavia un carattere tradizionale per il fatto che l’intero periodo compreso tra la crisi dell’imperoromano e l’avvento dell’islam veniva inteso come un’epoca di decadenza, segnata da un progressivo e grave degrado del ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...