Danubio
Fiume dell’Europa centrale e sudorientale, nel continente è secondo solo al Volga per lunghezza di corso, bacino e portata. Nasce in Germania merid., nella Selva Nera, e tocca nove Stati (Germania, [...] (celti, germani, unni, avari ecc.). Il D. ha anche segnato, con un tratto del suo corso, il limite dell’imperoromano e successivamente, diventato un’importante via di traffico tra Paesi di diversa economia, ha visto sorgere e svilupparsi sulle sue ...
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ellenismo
Il termine, moderno, designa il periodo della storia e della civiltà greca, anche in Paesi non greci (Egitto, Asia Minore ecc.), dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di [...] e la magia di derivazione persiana. Con i suoi vasti ideali e aspirazioni di universalità, la civiltà ellenistica può ben dirsi che abbia preparato la via alle grandi affermazioni unitarie dell’età successiva, l’imperoromano e il cristianesimo. ...
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Acaia
Regione della Grecia. Per gli antichi la regione abitata dagli achei, nome che nell’epoca omerica, come più tardi in età romana, designa tutti i greci. Due sono le A. in età storica: l’A. Ftiotide [...] sino all’età di Diocleziano che la incluse nella diocesi di Macedonia. I confini della provincia di A. subirono mutamenti durante i secoli dell’imperoromano, ma essa comprese sempre tutto il Peloponneso e alcune regioni della Grecia continentale. ...
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ANSALDO DEI MARI
Nacque a Genova negli ultimi decenni del XII secolo. Di parte ghibellina, nel 1214 divenne console della sua città, che fu però costretto ad abbandonare ‒ in tutta segretezza ‒ qualche [...] Gregorio IX in vista di un concilio ostile a Federico II. Questa vittoria gli procurò il titolo di ammiraglio dell'Imperoromano (con tanto di stendardo imperiale), carica creata espressamente per lui dallo Svevo. Nei mesi successivi, e per tutto il ...
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Nimes
Nîmes
Città della Francia meridionale (bassa Linguadoca), capol. del dipartimento del Gard. Sorge sul luogo dell’antica Nemausus, città dei volci arecomici, colonia di diritto latino agli inizi [...] dell’imperoromano, che sotto gli Antonini sostituì Narbona come capitale della Narbonense ed ebbe la piena cittadinanza (Antonino Pio era originario di N. per parte di padre). Sede vescovile dal sec. 5° o 6°, N. divenne nel sec. 9° sede di contea, ...
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efebia
Istituzione nota soprattutto per Atene, ma di cui è attestata l’esistenza anche in altre città greche. All’età di 18 anni i giovani ateniesi liberi erano presentati dal padre all’assemblea del [...] soggiacque alla Macedonia: caduta l’autonomia politica, l’e. perse il carattere militare e accentuò invece quello ginnico. Nell’età ellenistica e anche durante l’imperoromano l’e. fu diffusissima in Grecia e nei Paesi grecizzati dell’Asia Minore. ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] suo ideale civico solo nella forma negativa della spietata introspezione dell’animo degli imperatori tiranni; sempre è il cittadino che giudica come se in sé incarnasse lo Stato romano. La decadenza della s. romana coincide con lo smarrirsi di questa ...
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Imperatoreromano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, [...] sancendo il declino dell'Impero. Dopo che ebbe ucciso per invidia Ezio, l'ultimo grande generale romano, l'odio verso la viltà di V. armò la mano di alcuni congiurati, che lo uccisero.
Vita e attività
Nato da Costanzo III e da Galla Placidia, ...
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Imperatoreromano (n. presso Rieti 9 - m. Cutilie, Sabina, 79). Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato [...] battuti a Cremona da Antonio Primo, legato della VII Gemina; Vitellio fu ucciso in Roma, e V. fu riconosciuto imperatore dal senato. La direzione del governo, nominalmente tenuta dal figlio Domiziano, fu assunta di fatto da Muciano; questi procedette ...
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Periodizzazione
Vittorio Vidotto
Con questo termine, entrato nell'uso nel corso del Novecento, si designa quell'operazione culturale volta a suddividere il tempo storico attribuendo a ogni scansione [...] avvenimenti fondanti - vuoi come inizio che come termine - facilmente generalizzabili, memorizzabili e comunicabili (la caduta dell'Imperoromano, 476 d.C., la Rivoluzione francese, 1789). Proprio questa funzione pratica è alla base del rifiuto delle ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...