Regina di Palmira (sec. 3º d. C.), seconda moglie di Odenato, alla morte del marito (266-67) tenne il potere in nome del figlio Vaballato, seguendo una politica ostile all'Imperoromano e favorevole ai [...] allargò la sua conquista all'Asia Minore, senza riuscire peraltro a impadronirsi della Bitinia. Poi (270) strinse con l'imperatore Aureliano una convenzione che le lasciava i territorî conquistati e conferiva a Vaballato i titoli già di suo padre ...
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(o Gottland) Isola della Svezia (3001 km2), nella parte meridionale del Mar Baltico; insieme ad altre isole forma la contea omonima (3151 km2 con 57.122 ab. nel 2007). È costituita di terreni calcarei [...] . Servizi di navigazione giornalieri la congiungono a Stoccolma. Capoluogo è la città di Visby.
Sin dai tempi dell’Imperoromano l’isola, per la sua posizione al centro del Baltico, svolse una funzione preminentemente commerciale. Nell’Alto Medioevo ...
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Generale svevo (m. 472). Al servizio dell'imperatore d'Occidente Avito, col titolo di magister militum (455), gli si ribellò (456), temendo un suo accordo con Marciano, imperatore di Oriente, che avrebbe [...] , la Gallia e la Spagna perdute e la minaccia, dalla Dalmazia, del comes romano Marcellino, R. riconobbe l'autorità dell'imperatore d'Oriente e da lui accettò come imperatore d'Occidente Antemio, di cui sposò la figlia (467). Ma presto si scontrò ...
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(fr. Coire; ted. Chur; romancio Cuera) Città della Svizzera orientale (32.441 ab. nel 2007), capitale del cantone dei Grigioni, posta a 596 m s.l.m. sulle rive del fiume Plessur, che qui sbocca nella [...] i resti di costruzioni romane e le iscrizioni e monete che mostrano l’importanza rivestita da C. ancora alla fine dell’ImperoRomano. Nel 10° sec. Ottone I concesse ai suoi vescovi il dominio territoriale sulla città. Nella seconda metà del 13° sec ...
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Niš (ital. Nissa) Città della Serbia (173.724 ab. nel 2002), presso la confluenza dei fiumi Nišava e Morava meridionale. Oltre alle lavorazioni tradizionali (tappeti, filigrane) industrie chimiche, meccaniche [...] Naissus, capoluogo della popolazione illirica dei Dardani, ebbe importanza come nodo stradale e piazzaforte e fu durante l’Imperoromano sede di guarnigioni e porto fluviale della flotta Flavia Moesica. Patria di Costantino, fu distrutta da Attila ...
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Città della Bulgaria (10.000 ab. ca.), posta su un promontorio roccioso, collegato da uno stretto istmo artificiale alla costa del Mar Nero, a N di Burgas.
Fondata intorno al 510 a.C. come colonia delle [...] terraferma, N. si sviluppò in un importante centro commerciale, artigianale e culturale, annesso nel 72 a.C. all’Imperoromano (Mesambria). Si conservano ceramica dell’età del Bronzo e resti di costruzioni. Più eloquenti sono le testimonianze d’epoca ...
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barbàrica, arte Arte elaborata dai popoli confinanti, a Nord e a Est, con l'Imperoromano e diffusasi in Occidente con le loro migrazioni, tra il 4° e 9° secolo. L'a.b. ha come carattere dominante l'ornamentazione, [...] che presenta, accanto al gusto della policromia, l'uso di figure geometriche e di figurazioni con forme animali e vegetali stilizzate. Di rilievo la produzione orafa e l'arte del metallo ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] e l’ornamentazione degli specchi in bronzo e nella lavorazione dei tessuti serici, tramite indiretto di comunicazione con l’Imperoromano. Seguendo i tracciati della via carovaniera, ma nella direzione opposta, iniziò verso il 1° sec. d.C. la ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] la rapida espansione del buddhismo verso oriente, mentre il commercio con l’imperoromano era veicolo di influenze occidentali, elaborate dall’arte del Gandhāra. Il declino dell’impero kuṣāṇa fu segnato nel 3° sec. da una crisi politico-economica che ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] industriale.
V. orientali
In Oriente, la Cina conosceva nel 1° sec. d.C. v. colorati, che nel 3° giungevano anche dall’ImperoRomano. Nel 7° sec. si facevano specchi e lenti ustorie; nel 13° sec. il v. trasparente si importava da Ceylon e dalla ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...