(lat. Capitolium) Il più piccolo dei 7 colli di Roma. Consta di due sommità: sulla prima, l’antica arx con il tempio di Giunone Moneta, ora è la chiesa di S. Maria in Aracoeli; sulla seconda, ora occupata [...] dello Stato). La sella intermedia (asylum) ospita la piazza progettata nel 1538 da Michelangelo.
Sull’analogia di Roma, numerosissime città dell’ImperoRomano ebbero il loro Capitolium, dove avevano culto le tre divinità della triade capitolina. ...
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Storico del diritto italiano (Tresivio, Sondrio, 1874 - Milano 1952), prof. nelle univ. di Sassari, Palermo, Pisa e (dal 1924) Milano. Socio nazionale dei Lincei (1946). La produzione del B., che fu studioso [...] vigore di sintesi e rara conoscenza delle fonti. La sua opera maggiore è: Legislazione e scienza giuridica dalla caduta dell'Imperoromano al sec. XVI, nella Storia del diritto italiano diretta da P. Del Giudice (1923-25). Fondamentali i suoi corsi ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] nei documenti assiri attorno al 1000 a.C.
Nel periodo greco-romano, le n. si stabilizzano in due tipi ben definiti: l’ lusorie fino a 40 ordini di remi). Dopo la caduta dell’ImperoRomano, i Bizantini conservarono un tipo di n. militare a remi, ...
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Impresa che compie operazioni di raccolta di fondi ed eroga crediti non trasferibili sul mercato.
Funzione creditizia e monetaria
La b. contemporanea è il risultato di due processi evolutivi. Il primo [...] con notevoli capitali propri nel commercio del grano e altri prodotti, nell’appalto delle imposte ecc. La caduta dell’imperoromano segnò la decadenza dell’attività bancaria, che si ridusse a quella del cambiavalute.
Dal Medioevo all’età moderna ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] cristiane vennero meno dopo l’effimero tentativo di Giuliano l’Apostata di ricostruire il tempio giudaico.
Diviso in due l’Imperoromano, la P. passò sotto la sovranità di Costantinopoli e per alcuni secoli conobbe grande prosperità, mentre si andava ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] e gli spostamenti dei popoli germanici che, a cominciare dai sec. 4°-5° d.C., entrarono nel territorio dell’Imperoromano e vi si insediarono. La designazione, ancora frequente nell’uso e nei manuali di divulgazione, è stata superata da quella ...
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Comune della Calabria (239,04 km2 con 174.885 ab. nel 2020, detti Reggini), capoluogo di provincia. È situata a 31 m s.l.m. alle estreme pendici dell’Aspromonte, sul pendio della sponda orientale dello [...] allora R. fu fedele a Roma.
Punto obbligato di passaggio sulla strada della Sicilia, R. divenne, caduto l’Imperoromano, uno dei principali obiettivi degli eserciti invasori d’Italia. In seguito, la stabilità del dominio bizantino favorì il benessere ...
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(arabo Nūba) Regione dell’Africa nord-orientale, divisa tra l’Egitto e il Sudan, attraversata longitudinalmente dal Nilo, limitata a N dalle cateratte di Assuan, a E dal Mar Rosso, a S dalla confluenza [...] Meroiti: nella zona a sud di Assuan fino a Hierasykaminos (odierna Maharraqa), posto di frontiera meridionale dell’imperoromano, si costruì una serie di fortezze. La regione ebbe un’organizzazione tribale, con numerosi gruppi politicamente autonomi ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] popolo ha vissuto per circa duemila anni - dal 70 d.C., anno della distruzione del tempio a Gerusalemme da parte dell'Imperoromano, fino al 1948, anno in cui rinacque lo Stato ebraico - disperso fra le altre genti, in mezzo a culture, lingue e ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] è il neopunico, cioè la lingua delle iscrizioni africane successive alla caduta di Cartagine. Essa dura fin verso la fine dell’Imperoromano, mentre nella Fenicia stessa subentrano il greco e l’aramaico. La scrittura in cui i F. si esprimono è una ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...