La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'agricoltura
Hsu Cho-yun
Francesca Bray
L'agricoltura
L'agricoltura e lo Stato nel periodo Han
di Hsu Cho-yun
Il periodo della dinastia Han (206 a.C.-220 [...] un'economia prevalentemente agraria; precisamente, fu il regno dell'imperatore Wu a segnare il mutamento decisivo, giacché da quel che i primi invasori, a differenza dei Mongoli e dei Manciù, non tentarono di mantenere la propria purezza etnica ma si ...
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Società multiculturale
Göran Therborn
Origini e usi del concetto
'Multiculturalismo' e 'multiculturale' sono termini coniati di recente, ma i fenomeni che essi designano sono tutt'altro che nuovi. In [...] consistente della sua nobiltà di corte, non era cinese bensì mancese, e aveva tre differenti lingue ufficiali - cinese, manciù e mongolo.
L'Impero inca nelle Americhe e quelli di Ghana, Mali e Soghay della savana dell'Africa occidentale nel X-XVII ...
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Imperi
Stefan Breuer
Concetto e tipologia
Definizione
Il termine 'impero' è usato in due accezioni. In quella più ampia, che è anche la più diffusa, esso designa una formazione in cui un gruppo politico [...] formati dalle popolazioni dell'Asia centrale invece - l'Impero dei Mongoli nel XIII-XIV secolo, quello dei Turchi selgiuchidi e ottomani (a partire dall'XI secolo) e quello dei Manciù (dal 1644) - hanno origine da un nomadismo esclusivamente esterno ...
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La scienza in Cina: i Ming. Introduzione
Francesca Bray
Introduzione
Sulla scienza cinese nel periodo Ming (1368-1644) esistono due punti di vista prevalenti e tuttavia discutibili: secondo alcuni in [...] metodi occidentali accurati, l'astronomia cinese avrebbe dovuto essere abbandonata. Questo fu quanto accadde: il nuovo imperatoremanciù mise un gesuita a dirigere l'Ufficio astronomico, furono ufficialmente adottati strumenti astronomici, tavole e ...
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milizia
Pietro Del Negro
Nel corso della vita di M. la storia dell’organizzazione militare e delle armi attraversò una stagione alla quale gli studi più recenti hanno riconosciuto evidenti caratteri [...] così limitato, a più che raddoppiare l’estensione dell’impero.
Un ‘quarto’ impero (quarto, se si vuole, dopo quelli ottomano, portoghese una ‘primitiva’ cavalleria di arcieri, quella dei Manciù.
I cannoni di nuovo modello non solo garantirono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuliana Boccadamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I grandi spazi asiatici controllati dagli Imperi Moghul (India) e Qing (Cina) sono [...] esentate (Cain, Hopkins, 2002)
La Cina, l’oppio e l’imperialismo europeo
Dal 1644 l’Impero cinese è governato da una dinastia straniera, i Qing, di etnia Manciù. Se a lungo si è considerato che il periodo Qing fosse caratterizzato da un processo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante la prima metà del Seicento, la dinastia Ming si avvia verso un lungo periodo [...] del lucroso commercio che essa vi aveva svolto nel secolo precedente.
Sono proprio i Manciù la causa immediata della caduta dei Ming: oltre i confini settentrionali dell’Impero, in Manciuria, nei primi anni del secolo, un leader di nome Nurhaci (1559 ...
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manchu
(o manciù) Popolazione del ramo meridionale del ceppo tunguso. Il termine è la trascrizione del nome indigeno manju, di etimo ignoto. Discendenti dei juchen, i m. sono i soli sopravvissuti fra [...] la civiltà cinese; alla Cina, che sottomisero nel 17° sec., diedero l’ultima dinastia imperiale, Qing (1616-1912). L’ultimo imperatore m., Pu Yi, fu posto dai giapponesi a capo del nascente Stato del Manchukuo (Manciuria) nel 1932. Oggi i m. vivono ...
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