CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] genesi contribuì peraltro il contatto con la corte macedone grazie al matrimonio fra Ottone II e la -24, 1988, pp. 1-28; A.M. Romanini, Dal ''sacro romano impero'' all'arte ottoniana. Introduzione, in id., Il Medioevo (Storia dell'arte classica ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] materiali che assillò l'a. bizantino persino nei periodi macedone e comneno, quando esso suscitava l'invidia e l' J. Reiske, I, Bonn 1829, pp. 465-466) quando l'imperatore partiva per la guerra viaggiava non solo con una cappella completa di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] con terrore alla sorella del re Poro, testimone dell’invasione macedone: “il suono intesi / de’ stranieri metalli”. È di straniero non era declinato come nel nostro.
Gesù, nell’impero romano, non era un cittadino: era un peregrinus. Il diritto ...
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Alcolismo
J. Charles Sournia
Il vizio del bere
Le origini
Molti frutti contengono dei succhi la cui fermentazione costituisce un fenomeno naturale: gli idrati di carbonio in essi presenti si trasformano, [...] . Anche i soldati bevevano abbondantemente; Filippo il Macedone era solito festeggiare le proprie vittorie con bevute insieme opportuno proibire la vendita di vodka sul territorio dell'impero; con il risultato di non essere obbedito. Neppure Lenin ...
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Giovani
Alessandro Cavalli
Il concetto di gioventù
Sia nel linguaggio comune sia nel lessico delle scienze sociali regna una certa confusione in merito al contenuto al quale si fa riferimento quando [...] tra i cittadini a pieno titolo. Dopo la conquista macedone l'efebia perse il carattere di istituzione prevalentemente rivolta all e diffusi oltre che a Roma in molti centri dell'Impero, persero col tempo il carattere paramilitare per diventare circoli ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] nrr. 10-11), o di eminenti personaggi della corte macedone (Basilio proedro, il patriarca Teofilatto, il patrizio e logoteta . Eccettuate le due coppe antiche di sardonica dei c. dell'imperatore Romano, le altre, di forma per lo più emisferica, siano ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] passato già superato dalle conquiste di Alessandro il Macedone: la dissoluzione della πόλιϚ non determina però i ministri che lo aiutano a governare, come nel caso dell'Impero ottomano ("el Turco", la classica categoria del dispotismo orientale); "o ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] metà II sec. a.C.)
La vittoria di Filippo II di Macedonia a Cheronea nel 338 a.C., la successiva spedizione asiatica (334 operato di Cesare.
L’età imperiale: oppositori, “consiglieri” e un imperatore (44 a.C. - 180 d.C.)
L’instaurarsi del principato ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo classico
Antonio Giuliano
Il periodo classico
In qualsivoglia civiltà artistica si osservano fenomeni che riconoscono come emblematici i fatti iconografici [...] tutte le città del Mar di Tracia, divengono parte di un impero. Quando la città è sicura della propria politica, decide di al mondo orientale per almeno 300 anni. Il mondo macedone saprà rinnovare ancora questi temi proprio attraverso il contatto con ...
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Aristotele (Aristotile, dalla forma latina medievale Aristotiles)
Maria C. De Matteis**
Filosofo greco (Stagira 384-383 a. C. - Calcide 322 a.C.); compì i suoi primi studi di filosofia all'Accademia [...] seguito fu chiamato a Mitilene, presso la corte di Filippo il Macedone, dove funse da precettore di Alessandro Magno finché quest'ultimo fede, con ciò che implica sul piano del rapporto tra Impero e Chiesa. Ma, mentre il Nardi nell'autarchia della ...
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macedone
macèdone agg. e s. m. e f. [dal lat. Macĕdo(n) -ŏnis, sost., gr. Μακεδών -όνος]. – Della Macedònia, regione storica della penisola balcanica, oggi politicamente divisa fra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la cosiddetta Repubblica di...
orientalizzare
orientaliżżare v. tr. [der. di orientale]. – 1. Avvicinare alla civiltà, alla cultura, ai costumi orientali; imporre o imprimere (a una regione, a un popolo) un carattere orientale. Rifl. o intr. pron., orientalizzarsi, assumere...