GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] G.). Nel dicembre dello stesso anno anche Palermo era in mano latina, e G. è attento a ricordare che duca e conte (tesi che G. rigetta); il desiderio di soggiogare l'Impero d'Oriente; la tentazione costituita da tanti armati in movimento ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] direzione. In effetti, come sul piano linguistico la restaurazione grammaticale del latino operò per la conservazione dell'unità tra i diversi popoli dell'Impero, così la revisione del testo biblico, accanto all'unificazione liturgica e omiletica ...
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BARBERINI, Francesco
Alberto Merola
Nacque a Firenze il 23 Sett. 1597, da Carlo e Costanza Magalotti. Educato agli studi giuridici, letterari e filosofici, per i quali mostrò una forte inclinazione, [...] va ricordato, oltre ai numerosi scritti e alle composizioni poetiche in latino, restati numerosi tra le sue carte, la sua traduzione de I dodici libri di Marco Aurelio Antonino imperatore di se stessi, ed a se stesso, comunemente intitolato Della sua ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] la propria attività di studioso e di uomo all'hortusconclusus del suo latino, qui pure dando prove insigni di modernità, di gusto e di conflitto russo-giapponese e l'europeizzazione progressiva dell'impero nipponico (al quale il C. dedicò un ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] contro un elemento organico della società vivente, che sotto l'impero di ragione si svolge praticamente con le forme, con le (che chiama "dialettico" e ritiene prerogativa del genio latino e italiano in ispecie), cerca una sintesi eliminando da ...
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ALLACCI, Leone
Domenico Musti
Nato a Chio nel 1586, erudito e teologo, l'A. occupa un posto di rilievo nella storia della cultura del sec. XVII. Il cognome Allacci è adattamento italiano del greco ῾Αλάτζης [...] e d'unione, favoriti su un piano umano dalla lunga consuetudine sussistente tra Greci e Latini, oltre che dal colpo inferto all'orgoglio dei primi dalla caduta dell'impero d'Oriente in mani turche. L'interesse della S. Sede per la questione orientale ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] piccolo agli studi giuridici, il D. apprese i rudimenti della lingua latina alla scuola di grammatica di Giuniano Maio e completò la sua storia del diritto pubblico a Roma dalla monarchia all'impero, perche in essi con ricchezza di fonti e di ...
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FOGLIETTA, Oberto (Uberto)
Carlo Bitossi
Nacque a Genova forse nel 1518 da Giambattista, probabilmente nella parrocchia di S. Donato, dove fu battezzato il fratello Paolo e la famiglia aveva case.
Schiatta [...] dal pontefice, prese l'avvio in questi anni. Tenne un'orazione latina davanti a Giulio III per la festa di Ognissanti del 1553, primi anni Settanta è il De caussis magnitudinis Turcarum imperii..., dedicato a uno dei vincitori di Lepanto, Marc' ...
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CONTARINI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1477, secondogenito dei cavaliere Zaccaria e di Alba Donà di Antonio.
Questo ramo - uno dei più ricchi e potenti dei numerosi in cui si articolava [...] , il quale nel 1556 ne affidò la stesura in latino a Paolo Ramusio; a Bruges studiò il funzionamento di di tal sorte contro Sua Santità, che mi vergogno scriverle", mentre l'imperatore si preparava a tornare nei paesi iberici. Nell'agosto dei '41 ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] cui non c'era scrittura, la seconda è quella parlata "sotto il Re Latino, e gli altri Re del Lazio, e poi sotto que' di Roma, usata dal popolo romano dopo la cacciata del re fino all'impero d'Augusto, il suo nomederiva dall'essere usata solamente in ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...