Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] di battesimo (Giovanni) del figlio. F., ragazzo, studiò un po' di latino, più e meglio (ma non bene) il francese; imparò anche a scrivere, terribile crisi (la Chiesa impegnata nella lotta contro l'Impero; l'affermarsi dei Comuni italiani, con le loro ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] ottenne con le sue preghiere da Dio che l'anima dell'imperatore fosse salva; ma, a castigo del suo ardire (aver in Cristo e quindi salvarsi. La leggenda fu più volte narrata in latino e volgare (oltre che da Dante, anche dal Novellino, dal Fiore ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] asino d'oro, che per i toni realistici si avvicina al suo precedente latino, il Satyricon di Petronio.
Vita
Madaura è fra la Numidia e la è un raro documento dell'eloquenza giudiziaria sotto l'Impero e ci dà notizie preziose sugli usi giudiziari e ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] cristianesimo e dell'Impero, entra nella piena luce della storia. T. dette alla teologia latino-occidentale l'impronta per primo, gettando i fondamenti della terminologia teologica latina, i termini trinitas, substantia, persona). Contro Marcione ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] gli Antonini, per il progressivo oscurarsi della coscienza morale pagana; riebbe voga nell'ultimo periodo dell'Impero, quando la poesia latina ritornò ai suoi grandi modelli. Durante il Medioevo fu tra i più letti, anche nelle scuole, specialmente ...
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Uomo politico, storico e letterato (Padova 1261 - Chioggia 1329); il più eminente tra quei letterati di Padova che si indicano con il titolo di preumanisti. È considerato, con Giovanni Villani e Dino Compagni, [...] accordare la libertà comunale con gli ideali universalistici dell'Impero e della Chiesa. È il primo a svincolarsi fortuitos) e una Evidentia tragoediarum Senecae. La sua opera, in latino, dura talvolta nello sforzo di aderire ai suoi modelli, ma ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] l'età della rivoluzione romana, cioè del passaggio dalla repubblica all'impero, e l'ideologia degli autori vissuti nell'epoca. Tra le profilo di Properzio (1977); Aspetti del pensiero storico latino (1978); Fra teatro, poesia e politica romana (1979 ...
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Scrittore latino di agronomia (sec. 1º d. C.), nativo di Cadice, tribuno militare in Siria e in Cilicia forse nel 36 d. C., nel 41 era a Roma presso la quale, ad Albano (come anche in Etruria), possedeva [...] completo trattato di tecnica ed economia agricola, ottima fonte per la conoscenza dell'agricoltura in Italia nel 1º secolo dell'Impero, diligente raccolta di precetti e d'informazioni, ispirata a sincero amore per la terra, nello stile semplice della ...
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Storico latino, nato in Antiochia da famiglia greca, forse tra il 332 e il 335 d. C. Divenuto aiutante del magister equitum Ursicino, lo seguì a Milano, a Colonia, in Gallia, alla corte imperiale di Sirmio, [...] e partecipò alle guerre contro i Persiani; salvatosi dall'assedio di Amida (359), quattro anni dopo seguì l'imperatore Giuliano in una nuova campagna contro i Persiani. Lasciate quindi le armi, visitò varie regioni e si recò a Roma dove attese, negli ...
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Principe di Moldavia, storico ed erudito (Iaşi 1673 - Dimitrowka, Charkov, 1723); salito al trono alla morte del padre Costantino (1693), per gl'intrighi di C. Brancoveanu fu costretto a dimettersi dopo [...] dell'antichità dei romeno-moldo-valacchi"), scritta prima in latino per l'Accademia di Berlino; Historia incrementorum atque othomanicae (1705), fonte cospicua per la storia dell'impero ottomano; la sua Descriptio Moldaviae (postuma, 1769) ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...