TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] , il nome dell'imperatore in caratteri latini. I cinque oggetti pervenuti 1932. Furono trovati in queste tombe oggetti d'argento per usi secolari e per usi religiosi il suo influsso sulla pittura medievale nell'oriente e nell'occidente, in Commentari, ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] cui prototipi risalgono agli ultimi secoli dell'Impero, mentre le copie carolinge sono dei campanile di Firenze e poi in Oriente per ritornare, attraverso la Spagna ( Trasmission. A Survey of the Latin Classics, a cura di L.D. Reynolds, Oxford 1983; A ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] fatte sul modello di quelle greche e latine; sin'ora però non sono stati Impero romano, all'epoca delle conquiste di Traiano nel 106 d. a Nabataean Temple (Khirbet et-Tannûr), in Bull. Amer. Sch. Orient. Res., LXIX, 1938, pp. 7-18; id., The Nabataean ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] Intorno al 100 d. C. sono ultimate le strade che congiungono le province direttamente fra loro; il traffico fra l'Oriente ed il Reno e delle tendenze della parte occidentale dell'Impero, l'Occidente latino. La vetreria che ha prodotto questi esemplari ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] durante la dominazione etrusca su Roma e sul regno latino. Ma Turan non è la sola ad evocare nell la Grecia e l'Oriente mediterraneo. Gli influssi orientali in tutto l'Impero, avevano spesso un ruolo essenzialmente decorativo.
D'altra parte era ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] 410. La deposizione dell'ultimo imperatore romano d'Occidente nel 476 è stata ritenuta dall'altra esprime un deciso orientamento rivolto al fiorire della precarolingia, in La cultura antica nell'Occidente latino dal VII all'XI secolo, "XXII Settimana ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] la regione centrale dell'impero musulmano e vide la dell'omonimo principato latino). Saladino (Ṣalāḥ al , 19, 1963, pp. 36-65); D.S. Rice, Inlaid Brasses from the Workshop id., Mossul in recenti studi arabi, Oriente moderno 53, 1973b, pp. 359-375; ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] Sebbene nell'Occidente latino l'i. fosse da parte dell'imperatore Carlo IV (1355 Rochais, Roma 1963, pp. 104-107; Tommaso d'Aquino, Commentum super IV Libros Sententiarum, III, a Conte, Il Concilio Niceno II tra Oriente e Occidente, in Icona e ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] nella Terra d'Otranto. Questo significa che la Puglia, non troppo lontana dall'Italia centrale e ben collegata con l'Oriente cristiano, figlia di Carlo I d'Angiò, con Filippo, figlio primogenito dell'ultimo imperatorelatino di Costantinopoli, il ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] abbondante durante tutto l'Impero romano; essa presenta importante per l'esercito romano di Oriente, denominata ἑορτῆ ῎Αρεως, o Natalis latine: i tetrastici e i distici del Calendario del 354; D. Levi ritiene che la prima di queste due serie sia d ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...