ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] (v. per esse arabi; islamismo). La nuova letteratura araba è per l'unità di lingua e per l'unità culturale che collega i paesi, ove essa fiorisce, entro l'impero arabo, di natura sopranazionale, come la musulmana; è opportuno pertanto trattarne qui ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] trasmissore dell'opera indiana, così ampliata, al mondo islamico e cristiano. Purtroppo, questo importantissimo testo non ci è la terza rielaborazione in prosa persiana, eseguita per ordine dell'imperatore mongolo d'India Akbar, nel 996/1587-88, dal ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb e ancor oggi colà fiorente, anzi imperante. Invece i wahhābiti dànno a sé medesimi il nome di neǵdiani, errati); J. H. Mordtmann, Ibn Rashīd e Ibn Sa‛ūd, in Enc. de l'Islām, ed. fr., II (1918), pp. 432-434 e 440-443; R. W. ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] Amano, che invasero il Libano alla fine del secolo VII, stimolati dall'impero bizantino che vedeva in essi dei preziosi alleati nella lotta contro l'Islām; essi infatti, padroni della zona montuosa, facevano periodiche incursioni devastatrici contro ...
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NEǴD (o naed; A. T., 91)
Giuseppe STEFANINI
Carlo Alfonso NALLINO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Regione naturale dell'Arabia, con carattere di altipiano (e tale appunto è il significato di naǵd in arabo), [...] più malsicura. Il Neǵd fu quindi, nel corso della storia islamica, luogo di rifugio e di concentrazione di fuorusciti e di ribelli il proprio nome a un distretto (sangiaq) dell'impero ottomano dipendente dal vilāyet di Bassora, divenne nel 1921 ...
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Turca, letteratura
Rosita D'Amora
La situazione culturale e letteraria turca si presenta agli inizi del 21° sec. quanto mai complessa e articolata, poiché riflette il coesistere al suo interno di molteplici [...] genti provenienti da ogni angolo dell'ormai scomparso impero ottomano. La narrazione si incentra sugli sforzi di Altre autrici ricoprono un ruolo importante nella letteratura militante del movimento islamico. C. Aktaş (n. 1960), E. Özkan Şenlikoğlu (n ...
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SALVACONDOTTO
Gian Piero BOGNETTI
Ferdinando Umberto DI BLASI
. Storia del diritto. - Il termine di "salvacondotto" (lat., securus conductus, guida, guidagium; fr., conduit, sauvegarde; ted., Geleit, [...] e necessario all'infedele per entrare e soggiornare nel territorio islamico, dal quale la perpetua "guerra santa" l'avrebbe validi in ogni stato che riconoscesse tali autorità (Chiesa, Impero); oppure (è il caso normale) dal governo dello stato ...
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OTTOMANA, ARTE
Ernst Kühnel
ARTE. Negli edifici sacri costituiti nel secolo XIV in Asia Minore è tuttora evidente la dipendenza dal periodo selgiuchide. Specialmente in Brussa, che, come capitale, conobbe [...] alla chiesa di S. Sofia trasformata in luogo di culto islamico. I tentativi degli architetti turchi di trovare una nuova e di 318 edifici e il cui stile s'impose a tutto l'impero turco. Nella moschea di Shāhzādeh egli riuscì ad accordare l'esterna ...
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MINARETO (in arabo manārah "faro")
Ernst Kühnel
Denominazione usata nel mondo islamico per le torri in genere, particolarmente poi per le torri di moschea, dall'alto delle quali il muezzin richiama, [...] fregi iscritti è anche uno tra i più belli della civiltà islamica. Si conserva l'edicola che lo coronava, precipitata nel 1803. centro dal quale si diffusero in tutti i paesi dell'impero turco. Anche lì generalmente furono usati a coppie; alcuni ...
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MAMELUCCHI
Ernst KUHNEL
F. G.
Col vocabolo arabo mamālīk (plurale di mamlūk, letter. "posseduto, schiavo", del resto usato anche in tale accezione comune) si designarono quelle milizie turche e circasse [...] (1260) e salvatore dell'Egitto e di tutto l'Islām occidentale dall'invasione tatara, Baibars, che ritolse ai Cristiani gli l'ultimo sultano Ṭūmān Bey, annessero il paese al loro impero (1517). I Mamelucchi continuarono peraltro, anche sotto il ...
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mezzaluna
meżżaluna (o mèżża luna) s. f. (pl. meżżelune o mèżże lune). – 1. La figura della luna falcata, cioè illuminata per metà. In partic., l’emblema dell’islamismo, che compare come insegna nella bandiera della Turchia e di altri stati...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...