Scrittore latino (Como 23 d. C. - Stabia 79); venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari; ebbe sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere appunti, come racconta con ammirazione [...] Dubii sermonis libri VIII, su questioni grammaticali; 31 libri Afine Aufidii Bassi, sulla storia dell'Impero dal periodo in cui si interrompeva la storia di Aufidio Basso. Tutte queste opere sono perdute, tranne pochi frammenti. Ci è giunta invece la ...
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Scrittore italiano (Guardialfiera, Campobasso, 1902 - Roma 1950). Dopo un esordio un poco incerto, si affermò decisamente col romanzo Signora Ava (1942), cui seguirono alcune raccolte di racconti: Il pastore [...] sepolto (1945); L'Impero in provincia (1945); Tutti i miei peccati (1948), poi riuniti nel volume Racconti (post., 1960), e un i "primitivi", per la vita e gli ambienti di provincia, per una terra di antica civiltà (il Molise) ma depressa per lungo ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] precedenti e anzi fondendosi progressivamente con esse.
Roma. I Romani assimilarono rapidamente la r. greca non religiosi, in relazione all’incarico ricevuto di ricostituire l’insegnamento nel nuovo Impero carolingio; Rabano Mauro, al contrario, ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] delle assemblee. Nel 2° sec. a.C., poi, entrando Roma decisamente nell’orbita della cultura ellenistica, si prese a coltivare non d’impegno e di fervore l’o., mentre nel Settecento imperò un’architettura di ragionamento minuziosa e talvolta ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] Accademia etrusca (1727); i primi scavi di Pompei e l’inaugurazione a Roma del gabinetto egizio nel Museo Capitolino ( commerciale. Nell’ambito del n. viene incluso anche lo stile impero, che caratterizzò l’età napoleonica, con ampia diffusione anche ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] (e famose furono la mima Arbuscula ai tempi di Cicerone, e Citeride, amante di Marco Antonio). Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di Decimo Laberio e di Publilio Siro; durante l’Impero trionfò sugli altri generi comici. Molti ...
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(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] scolpito che orna il recinto del tempio a lei consacrato nel Foro Transitorio in Roma. Statue della dea erano nei vari Capitolia dell’Impero accanto a quelle di Giove e di Giunone. Come la dea Atena dei Greci, M. è anche considerata la dea della ...
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Scrittore (sec. 3º; il prenome, Sesto, è incerto) probabilmente d'origine palestinese, comunque ebreo; fu architetto di Alessandro Severo, per cui allestì la biblioteca annessa alle terme di questo imperatore, [...] l'attenuazione del millenarismo e della correlativa avversione all'Impero (G. A. pone la nascita di Gesù alla metà del sesto millennio del mondo, concedendo così all'Impero circa altri 3 secoli di vita), rendono il contrasto meno stridente e fanno ...
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Umanista (is. di Eubea primo decennio del sec. 15º - Venezia 1464), noto anche come Niccolò Euboico. Fu "advocatus curiae" della repubblica veneta in Calcide di Eubea (1434-37); ebbe poi funzioni di rilievo [...] di Venezia, Roma, Napoli; nel 1453 a Costantinopoli partecipò per conto didi lui: lettere (molto nota una del 1460 al Bessarione, con il racconto del naufragio in cui perdette la moglie e tre figli), orazioni (una ad Alfonso d'Aragona, sull'Impero ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] économique, in La pensée politique, Paris 1994.
Ch.S. Maier, Imperi o nazioni? 1918, 1945, 1989..., in Il Mulino, 1995, , Paris 1994.
Nazione e nazionalità in Italia, a cura di G. Spadolini, Roma-Bari 1994.
R. Aron, Une histoire du vingtième siècle ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...