La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] Chiesa. A ogni concilio, era ricordata la convocazione di quello diNicea, come un gesto fondatore. L’imperatore, dal canto suo, poteva anche sottolineare questo ruolo di primo imperatore cristiano negli affari della Chiesa e la sua partecipazione ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] della produzione artistica. Tuttavia nelle aree rimaste in mano greca (gli imperidiNicea e Trebisonda, il despotato dell'Epiro), nonché nei limitrofi regni slavi di Serbia e Bulgaria, le tradizioni bizantine furono non solo mantenute ma anche ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] Gli atti dei concili, a cominciare da quello diNicea (325), aiutano a seguire lo sviluppo della geografia del vizir Alp Takīn che governava Damasco. Nel 975, l'imperatore costantinopolitano Giovanni I Zimisce riuscì così a rioccupare tutta la costa ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] esempio, se il Concilio diNicea si riunisce nella chiesa principale della città, la seduta di chiusura ha luogo nella sala delle udienze del palazzo imperiale (Euseb., Vita Costantini, ed. Heikel, 1902, iii, 10). Per quanto imperiosa sia stata la ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] la Croce. Nel Concilio ecumenico di Efeso e nel secondo Concilio diNicea al posto della presidenza era Ant., VI, p. 1391, s. v. Solium. Sul t. nell'Impero: A. Alföldi, Die Ausgestaltung des monarchischen Zeremonielles am römischen Kaiserhof, in Röm. ...
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POLIORCETICA
G. Ostuni
Con il termine p. (dal gr. πολιοϱϰέω 'assediare una città') si definisce il ramo dell'arte militare che si occupa dei metodi, delle tecniche e degli strumenti per la conduzione [...] , va ricordato che, stando ad Anna Comnena (Alexiade), durante l'assedio diNicea nel 1097 fu l'imperatore Alessio I in persona a progettare macchine d'assedio di vari tipi (Gyros, 1993).Passando alla descrizione delle macchine e dei congegni ...
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COSTANTINO I (C. Flavius Valerius Constantinus)
D. Faccenna*
Figlio di Costanzo I Cloro e di Elena, nato a Naisso (Mesia) il 27 febbraio del 280 circa, Augusto dal 306, morto nel 337. Detto anche C. [...] l'11 maggio 330. Nel 325 (da maggio a luglio) ospita e presiede nel palazzo imperiale diNicea il primo concilio dei vescovi di tutto l'Impero per la definizione del dogma unitario e la organizzazione ecclesiastica, che sanzionò il legame tra l ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] administrando imperiodi Costantino VII Porfirogenito, secondo il quale i Serbi – originari di una regione settentrionale (Bojka, di rafforzata dall’istituzione di un arcivescovado separato, ottenuta da Sava al concilio diNicea (1219). L ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Vandali
Letizia Pani Ermini
I vandali
Per ricostruire la storia dei Vandali, popolazione germanica in origine [...] così al marzo del 455 quando l’imperatore d’Occidente Valentiniano III viene trucidato e al di un concilio a Cartagine, al fine di portare nuovamente in discussione le tematiche condannate più di un secolo e mezzo prima al concilio diNicea e di ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] ad Aventicum (Avenches) per il I sec. dell'Impero; per il II quelle di Salonicco (cosiddette del Vardar), di Adrianopoli, di Ratisbona, di Gerasa, e quelle, adrianee, di Adalia, diNicea e di Patara, caratterizzate, queste ultime, da un certo lusso ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...