LISIMACO (Λυσίμαχος, Lysimáchus)
Giuseppe Corradi
Generale macedone, contemporaneo di Alessandro Magno e uno dei diadochi. Figlio di un Agatocle, nacque da ragguardevole famiglia macedone a Pella verso [...] fra loro fu suggellata dal matrimonio di L. con Nicea, figlia di Antigono e vedova di Perdicca. Dal matrimonio nacquero a L dell'imperodi Alessandro a proprio vantaggio (315 a. C.). Antigono cercò di sfruttare a tal fine il sentimento di libertà ...
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Città della Turchia, capoluogo del vilāyet omonimo; secondo il censimento del 1927 il vilayet conta 399.492 ab. (su una sup. di 13.655 kmq.); la città 61.451 ab. In seguito allo scambio delle popolazioni [...] dice che la sericoltura fosse iniziata sotto l'imperodi Giustiniano e si sviluppasse notevolmente anche nei primi altre moschee appartengono al tipo anatolico, di cui si trovano esemplari a Nicea, Adrianopoli, Filippopoli, Costantinopoli, Amasia, ...
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LIBANIO (Λιβάνιος, Libanius)
Carlo GALLAVOTTI
Retore greco del sec. IV d. C., nato ad Antiochia nel 314 da ragguardevole famiglia, e avviato dalla madre e dagli zii allo studio della retorica, volle [...] prima a Nicea, e poi per un lustro, floridissimo per la sua vita e per la sua attività, a Nicomedia (344-48). Ritornò quindi a Costantinopoli, ad Atene, e nel 354 si ritirò ad Antiochia, dove morì negli ultimi anni dell'imperodi Teodosio, forse ...
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Città della Bitinia, sulla costa asiatica del Bosforo (oggi Kadiköy), di fronte a Bisanzio (Costantinopoli); fondata, secondo la tradizione greca, da Megara dorica, nel VII secolo a C., ma forse anche [...] stabilito dal concilio diNicea veniva cambiato; ai tre patriarcati di Roma, Alessandria e Antiochia si aggiungeva quello di Costantinopoli. Si pretendeva giustificare l'innovazione col fatto che Costantinopoli, sede dell'Impero e del senato ...
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. Nella lingua greca, apostasia (forma classica ἀπόστασις, forma posteriore ἀποστατσία: da αϕίστημι "metto, mi metto lontano, in disparte") ha senso puramente materiale ("distanza, allontanamento") o politico [...] editto di Milano, il concilio di Ancira stabiliva 20 anni di penitenza per la riammissione degli apostati (can. 9); il concilio diNicea nel in ispecie dei diversi stati succeduti all'Impero romano, di considerarla come un delitto politico da punire ...
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Vescovo di Alessandria d'Egitto, dottore della Chiesa. Nacque, probabilmente ad Alessandria, tra il 293 e il 295, e ricevette dai genitori educazione cristiana e istruzione classica. Ancora giovane, entrò [...] Verbi), e nel 325 seguì al concilio diNicea il suo vescovo Alessandro. Alla morte di questo, nel 328, fu eletto a succedergli abilità dei monaci lo nascosero a tutte le ricerche dell'imperatore, e dal deserto egli continuò a governare la sua chiesa ...
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I "cardinali di Santa Romana Chiesa" sono gli alti prelati che costituiscono il sacro collegio, e fungono insieme da elettori, consiglieri e ministri del romano pontefice. Sono o dovrebbero essere in numero [...] nella prima metà del sec. IV, quando i termini di presbyter e diaconus cardinalis, s'incontrano negli atti del concilio roma110 di S. Silvestro e in quelli diNicea (325). È vero che soffro l'Impero romano e, più tardi, nel Medioevo si chiamarono ...
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Nacque a Cesarea di Cappadocia nel 329. Trascorse l'infanzia presso la nonna Macrina a Neocesarea del Ponto. A Cesarea frequentò il corso di retorica e di filosofia, quindi, si recò a Costantinopoli e [...] insistenze di Gregorio di Nazianzo. Gli eventi politici infatti precipitavano. Dopo l'impero brevissimo di per non ostacolare il movimento dei semiariani verso la fede diNicea accettava la sostituzione del vocabolo "consustanziale" (ὁμοουσιος) con ...
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È fra i più antichi scrittori di lingua siriaca e il più importante fra essi. Nacque a Nisibi, sentinella avanzata dell'impero romano nella Siria orientale, fra il 306 e il 307; suo padre, sacerdote idolatrico, [...] anni. È dubbia la notizia che E. accompagnasse il suo vescovo al concilio diNicea (325). Nella tradizionale lotta fra l'impero romano e il persiano, E. ebbe occasione di manifestare praticamente il suo amore per Nisibi nei varî assedi che la città ...
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Con questa parola si esprime un concetto di organizzazione ecclesiastica oggi del tutto proprio alle chiese ortodosse orientali non cattoliche. Secondo la dottrina cattolica, e anche quella ortodossa, [...] più stata radunata dall'anno 787 (secondo concilio ecumenico diNicea). Se un primato onorifico è riconosciuto al vescovo romano, è perché Roma fu la capitale dell'Impero romano, assolutamente come Costantinopoli ottenne il secondo posto nella Chiesa ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...