Gelasio I
Papa, santo (m. 496). Segretario del papa Felice III, gli successe nel 492. Nel quadro della controversia con l’impero e il patriarcato diCostantinopoli connessa con il monofisismo e lo scisma [...] di Acacio, ribadì il primato di Roma sulle altre sedi patriarcali; formulò la teoria dei «due poteri», spirituale e temporale, che influì profondamente sullo sviluppo del papato nel Medioevo. ...
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Figlio (Carskoe Selo 1796 - Pietroburgo 1855) di Paolo I. Il regno di N. non segnò alcuna riforma sostanziale della costituzione e della vita interna di Russia: il suo sforzo maggiore si volse alla difesa [...] » (1832), in forza del quale il regno di Polonia divenne parte integrante dell'impero russo. Nel 1848-49 lo zar aiutò l' anglo-francese a Costantinopoli finirono per distogliere definitivamente lo zar N. dai suoi piani di accordo col sultano. ...
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Imperatore romano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, [...] Onorio, fu da questi designato alla successione nel 421. Fuggito a Costantinopoli con la madre per un contrasto sorto tra questa e l'imperatore, dopo la morte di Onorio ottenne la successione al trono imperiale. Fu nominato Cesare (424) e incoronato ...
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Figlio (Nicea 1225 - Pacomio 1282) di Andronico Paleologo e nipote di Alessio III Angelo, quando morì Teodoro II Lascaris imperatoredi Nicea si impadronì del governo, associandosi al potere del giovane [...] il 24 dic. 1258. Per legittimare la sua usurpazione di fronte ai Greci, si sforzò di riprendere Costantinopoli ai Latini, riuscendo a impadronirsene (1261) e restaurando l'impero bizantino. Liberatosi di Giovanni IV, che fece accecare, fu incoronato ...
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Storico bizantino pagano (seconda metà sec. 5º - inizî sec. 6º d. C.), vissuto almeno per un certo tempo a Costantinopoli. La sua opera (῾Ιστορία νέα) comprende le vicende dell'Impero romano sino al 410 [...] furono certamente Eunapio e Olimpiodoro, probabilmente anche Dessippo e Magno di Carre: intento dell'opera è mostrare come i Romani siano andati perdendo il loro impero a causa della sostituzione del governo imperiale a quello repubblicano e a causa ...
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Storiografo greco (n. Cesarea, Palestina, fine sec. 5º d. C. - m. 562 o poco dopo il 565). Storico di corte dell'imperatore Giustiniano, P. ricoprì incarichi di prestigio presso la corte imperiale costantinopolitana. [...] di un trattato sugli edifici fatti costruire da Giustiniano nell'ambito dell'impero (Degli edifici, Περὶ κτισμάτων), e di vita. Compiuti gli studi di diritto, nel 527 era già a Costantinopoli, come consigliere e segretario di Belisario, che poi seguì ...
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Duca normanno (n. ca. 1015 - Cefalonia 1085). Figlio di Tancredi d'Altavilla, fra il 1046 e il 1077 conquistò tutta l'Italia meridionale, ponendo fine alla presenza bizantina e longobarda e ricevendo il [...] con i normanni per allontanare l'ingerenza di Bisanzio e del Sacro romano impero dagli affari della Chiesa. Costituito il 1082) Durazzo. Interrotta la sua marcia su Costantinopoli per correre in aiuto di Gregorio VII assediato da Enrico IV a Roma, ...
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Diacono romano (m. Siracusa 555). Vescovo dal 531, fu eletto pontefice nel 537 con l'appoggio di Belisario dopo la deposizione di papa Silverio. Il suo nome è legato soprattutto alla sua posizione esitante [...] da papa Bonifacio II, si vide preferiti prima Giovanni II, poi Agapito. Al seguito di Agapito a Costantinopoli, alla sua morte (534) si fece garantire la successione dall'imperatrice Teodora e tornato a Roma (536), si mise alla testa della latente ...
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Generale e uomo politico (Blankenburg, Harz, 1797 - Berlino 1853). Variamente giudicato (Bismarck lo chiamò «abile guardarobiere della fantasia medievale di Federico Guglielmo»), R. fu senza dubbio una [...] Meno 1839 - Berlino 1912), fu diplomatico di carriera e uomo di fiducia di Bismarck. Come ambasciatore a Costantinopoli (1882-92) avviò la penetrazione economica e politica della Germania nell'Impero Ottomano. Ambasciatore a Madrid (1892-1908), fu ...
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Sultano ottomano (Costantinopoli 1842 - Magnesia 1918). Rinnegati ben presto i principi liberali degli inizi del suo regno, il governo di A. divenne sanguinario, assolutistico e reazionario, tanto da portare [...] , ispirata da Midḥat Pascià. Pochi mesi dopo scoppiava la guerra russo-turca conclusa dal trattato di Santo Stefano, che iniziò la disintegrazione dell'Impero ottomano in Europa: da allora ῾Abd ul-Ḥamīd, rinnegando i suoi esordi liberali, iniziò all ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
sultanino
s. m. [der. di sultano]. – Nome, nell’Impero ottomano, delle monete d’oro che venivano coniate ad Algeri, Tripoli, Costantinopoli e in Egitto, varie di bontà e di peso; il sultanino di Costantinopoli, detto anche fiorino saracenato,...