VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] , a cura di L. Simeoni, in RIS2, II, 1918-1920; Codice diplomatico veronese, I, Dalla caduta dell'impero romano alla fine del periodo carolingio, a cura di V. Fainelli, Venezia 1940; Versus de Verona. Versus de Mediolano civitate, a cura di G ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] ed eterogenee, e scarsamente riducibili al modello carolingio, così come ad altri modelli storicamente p. 275.
38 Ivi, p. 278.
39 G.M. Vian, Usare l’imperatore. L’immagine di Costantino tra protestanti e cattolici, in Mediterraneo antico, 6 (2003), ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] aperte di gestione della ricchezza signorile.Dopo l'incorporazione dei Sassoni nella dominazione dei Carolingi, l'assenza di guerre di espansione aveva interrotto nell'impero e nei regni che ne derivarono il principale apporto non solo all'incremento ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] inviare a Bisanzio con la figlia del re, promessa sposa all’imperatore. Paolo risponde con un carme (Sensi cuius) in cui, l’HL e sono reali l’attenzione di Paolo alla prospettiva carolingia e la sua accettazione del Regno Franco in Italia. Ma ciò ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] più diretto di quanto si sia supposto, la temperie carolingia viene ancora una volta a essere considerata lo sfondo storico pp. 915-917; A.M. Romanini, Dal ''sacro romano impero'' all'arte ottoniana, Introduzione, in id., Il Medioevo (Storia dell ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] . I rovesci politici culminati con la caduta dell'Impero romano d'Occidente coinvolsero ogni genere di attività culturale di studio.
Un esempio dello sviluppo culturale dell'età carolingia è costituito dalla Scuola cattedrale di Laon, che fiorì per ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] alla fine del V sec.), o il riprendere in età carolingia dell’evergetismo imperiale; ma l’accento posto sul ruolo del 1183. Un difficile equilibrio di poteri fra società italiana e impero (Milano - Piacenza, 27-30 aprile 1983), Bologna 1984, pp ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] di S. Saba a Roma, databile all'8° secolo.In epoca carolingia la figura equestre imperiale assunse un ruolo chiave nell'apparato rappresentativo della renovatio imperii promossa dai papi e dai nuovi sovrani dell'Occidente. Verosimilmente verso la ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] horto domini Oageis ubi omnes herbae medicinales plantatae sunt. E in età carolingia, Alcuino evocò i prati e i giardini della sua casa di l'apparente rarità del mulino ad acqua alla fine dell'Impero ha sorpreso gli storici. Marc Bloch ha avanzato l' ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] Questa era la prassi comune nel Medioevo carolingio e postcarolingio e di conseguenza anche nel Settia, L'organizzazione militare pavese e le guerre di Federico II, in "Speciales fideles imperii", Pavia nell'età di Federico II, a cura di E. Cau-A.A. ...
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marca2
marca2 s. f. [dal germ. marka «segno di confine»; cfr. la voce prec.], ant. – 1. Regione di confine. In partic., come termine storico, nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine, territorio giurisdizionalmente autonomo,...
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...