Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Incursioni e invasioni nei secoli IX e X
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IX e il X secolo l’Europa è travolta [...] in una regolare opera di contenimento ai confini dell’impero. Altri fattori, tuttavia, riconducibili allo specifico sviluppo di polverizzazione del potere pubbico, già avviato in età carolingia e di cui l’incastellamento del territorio costituisce il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il credito e la moneta
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1000 e il 1100 inizia in Europa una lenta e timida ripresa [...] di riordinare l’unità monetaria circolante all’interno dell’impero romano d’Occidente e, dall’altro, la volontà araba, sia della svalutazione di circa un terzo del denaro d’argento carolingio che, durante l’XI secolo, perde buona parte del suo valore ...
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Tasso, Torquato
Silvia Zoppi Garampi
La struggente poesia di amanti e cavalieri
Autore della Gerusalemme liberata, ultimo capolavoro della letteratura del Rinascimento, Tasso crea uno stile nuovo. [...] le speranze di una possibile concordia tra gli imperi cristiani.
Dentro la cornice storica, rivivono nella infine, la tradizione romanza del ciclo bretone e del ciclo carolingio (Carlomagno).
Il successo del poema, dai contemporanei in poi, ...
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ODDONE di Moriana-Savoia
Giuseppe Sergi
ODDONE di Moriana-Savoia. – Figlio secondogenito del conte di Moriana-Savoia Umberto I, non si conosce la sua data di nascita. Sposò, probabilmente nel 1045, [...] cui non si sa nulla di sicuro; Berta, moglie dell’imperatore Enrico IV; Adelaide, seconda moglie di Rodolfo di Rheinfelden, duca non aveva più rapporti con l’ordinamento circoscrizionale carolingio sopravvissuto nei secoli centrali del Medioevo.
Fonti ...
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Muratori, Lodovico Antonio
Franco Arato
Nato a Vignola (presso Modena) il 21 ottobre 1672 e morto a Modena il 23 gennaio 1750, sommo erudito, fondatore della medievistica moderna e letterato dal gusto [...] 1749) si rifiuta di vedere un’indiscutibile provvidenzialità nel trionfo carolingio sui Longobardi (come, per es., aveva fatto Cesare dubbi di natura giuridica sull’alleanza tra papato e impero.
Vicino a note pagine machiavelliane è, nella parte ...
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Amalfi
Margherita Zizi
Città marinara
Città di mercanti e navigatori, Amalfi ebbe il suo periodo di massimo splendore tra il 9° e l'11° secolo. La sua posizione centrale nel Mediterraneo ne faceva un [...] eleggendo a capo un certo Pietro. Ottenuto dal re carolingio Ludovico II il possesso di Capri, dopo aver lottato contro oro e il tarì d'argento, che erano in circolazione nell'impero greco, in Africa e nei principati longobardi. Queste monete erano ...
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Marsiglia
Città e porto della Francia merid., sul Mediterraneo. M. (gr. Massalia, lat. Massilia) fu fondata intorno al 600 a.C. da coloni provenienti da Focea, città ionica d’Asia e divenne presto un [...] e allora ebbe inizio la sua decadenza; conservò però anche durante l’impero lo statuto di città libera e federata, e riuscì a mantenere l’ 510-536) e sotto i re merovingi e carolingi. Nonostante le concessioni giurisdizionali fatte al vescovo e ...
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Eginardo
Cronista franco (n. Maingau, valle inferiore del Meno, 770 ca.-m. 840). Dopo aver soggiornato nel monastero di Fulda visse dal 796 ca. alla corte di Carlomagno, ad Aquisgrana; nell’806 si recò [...] Roma per sottoporre a papa Leone III l’atto della divisione dell’impero tra i figli di Carlomagno. Dopo la morte di questi fu delle arti, fu il principale promotore del rinascimento edilizio carolingio, attestato nella Cappella palatina di Aquisgrana. ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] a sé fa la l. armena.
Nelle località dell’Asia conquistate dall’Impero romano, la Chiesa, fin dalle origini, celebrava la l. in ., e le casse-reliquiario in uso dall’età carolingia, la straordinaria rinascita delle arti suntuarie in età preromanica ...
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Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] naturale del re Lotario, per la speranza di aggirare così l'opposizione carolingia. Ma, di fronte alle pretese regali di Carlo di Lorena, il ), fu l'ispiratore della renovatio imperii perseguita dal giovane imperatore. Eletto papa (999), riconfermò ...
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marca2
marca2 s. f. [dal germ. marka «segno di confine»; cfr. la voce prec.], ant. – 1. Regione di confine. In partic., come termine storico, nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine, territorio giurisdizionalmente autonomo,...
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...