Tibet
Paola Salvatori
(XXXIII, p. 800; App. II, ii, p. 996; III, ii, p. 954; V, v, p. 497)
La regione autonoma del T. ha una superficie di 1.200.000 km², una popolazione pari a 2.480.000 ab. (secondo [...] però la reazione della Cina, che a sua volta occupò militarmente il T. nel 1909. In seguito alla caduta dell'imperoManciù (1912), la guarnigione cinese fu espulsa e il territorio rimase di fatto indipendente fino al 1950, quando venne nuovamente ...
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Città della Cina nord-orientale (3.995.531 ab. nel 2003; 5.150.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della prov. del Liaoning e della regione del Nord-Est, principale [...] , con un’università e numerosi altri istituti di istruzione superiore. Presso la città si trovano i sepolcri dei primi 2 imperatori della dinastia Manciù.
S. fu sede della dinastia mongola degli Yuan nel 12° sec.; fu conquistata nel 1621 dai sovrani ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] , even, nanay, negidal) e cinese (solon e manciù). All’area altaica si possono ricondurre le lingue coreana dello smembrato regno di Alessandro Magno si afferma la dinastia dei Seleucidi.
Impero Maurya (321-185 a.C.) in India; durante il regno di ...
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(russo Sibir´) Regione (12,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia facente politicamente parte della Russia. A O è limitata dagli Urali, a E giunge fino all’Oceano Pacifico, a N si affaccia largamente al Mar Glaciale [...] (ugro-finnico e samoiedo), altaico (turco, mongolo e manciù-tunguso) e paleo-artico. La vita sociale e culturale raggiunta la foce del fiume Amur, allora sotto la sovranità dell’impero cinese che contrastò l’espansione russa; nel 1689 il trattato di ...
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PECHINO
Anna Bordoni
Luigi Gazzola
(XXVI, p. 572; App. III, II, p. 380)
È proseguito a ritmi sostenuti l'incremento demografico della città, che al censimento del 1° luglio 1982 contava, nell'agglomerato [...] vita dell'universo (terrestre, celeste, umano) e lì doveva sedere l'imperatore, il Figlio del Cielo, unico uomo che partecipava a tutte e variate solo nel 20° secolo. Infatti neanche i Manciù, che nel 1644 conquistarono la Cina, modificarono questo ...
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Francesco Sisci
Cina
La 'lunga marcia' dell'economia cinese
L'impatto dell'economia cinese nel quadro mondiale
di Francesco Sisci
11 marzo
A Liaoyang, in Manciuria, 30.000 lavoratori 'dismessi', appartenenti [...] rinascita nazionale della Cina, sostenendo l'abbattimento della dinastia manciù e la creazione di un regime repubblicano fondato sui ' 'Per una nuova cultura', formatosi dopo il crollo dell'impero, che aveva il suo centro nell'università di Pechino ...
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(cin. Manchou, oggi Dongbei) Regione dell’Asia orientale (circa 800.000 km2 con 107.430.000 ab. nel 2005), identificabile con la sezione nord-orientale della Cina e divisa fra le province di Jilin, Liaoning [...] Giappone occupò il paese, trasformandolo nel Manchoukuo, di cui l’ultimo imperatoremanciù di Cina, Pu Yi, divenne dapprima capo dello Stato (1932) e poi imperatore (1934). La penetrazione economica giapponese fu massiccia e furono creati imponenti ...
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(pers. Turkistā´n) Vasta regione dell’Asia centrale, delimitata a N dal margine inferiore della steppa siberiana, dalla catena dell’Altaj, dal deserto di Gobi, a S da una serie di catene longitudinali [...] il T. occidentale si trovò quasi interamente annesso all’Impero degli zar e venne sottoposto a un intenso processo di sotto il controllo dei Calmucchi, la regione fu conquistata dai Manciù nel 18° secolo. Nell 1885 divenne provincia cinese con ...
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