(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] (15 a.C.). Dopo la conquista araba (635), nel periodo omayyade (661-750) fu uno dei centri principali dell’Imperoislamico, ma decadde nel sec. 10°. Conquistata dai crociati (1110) e incorporata nel regno di Gerusalemme, stabilì relazioni commerciali ...
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(o Ḥaḍramūt) Regione costiera meridionale della penisola arabica, sul Mare Arabico. Politicamente fa parte dal 1967 dello Yemen, di cui costituisce una provincia (capoluogo al-Mukalla). Il territorio [...] d’incenso. Al tempo di Maometto, regnavano sulla regione dei dinasti locali (Abāhila): islamizzato, il H. partecipò all’insurrezione delle tribù arabe alla morte del Profeta, ma fu presto domato e inserito nella compagine dell’imperoislamico. ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] buddhisti dalla Cina verso occidente. Qui, intanto, l’affermarsi dell’Islam, se da un lato rese sempre meno facili i viaggi regno di Alessandro Magno si afferma la dinastia dei Seleucidi.
Impero Maurya (321-185 a.C.) in India; durante il regno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] «determinante per la storia universale», in quanto avvenimento che segnò il passaggio
dallo Stato arabo all’ImperoIslamico, cioè da una dimensione nazionale ad una dimensione internazionale, che avrebbe avuto conseguenze rivoluzionarie nelle vicende ...
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Baghdad
Capitale dell’Iraq, sul fiume Tigri. Fondata nel 762 dal califfo abbaside al-Mansur, con il nome arabo di Madinat al-Salam («città della pace»), per farne la propria capitale, divenne però nota [...] B. si sviluppò rapidamente già sotto i primi Abbasidi, divenendo una grande metropoli e il centro commerciale e culturale dell’imperoislamico, sede della biblioteca e della scuola di traduzioni nota come Bait al-Hikma, «casa della sapienza», e della ...
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al-Kufa
Città dell’Iraq centrale sulle rive dell’Eufrate, a poca distanza da Najaf. Fondata nel 638, fu, con Bassora, una delle due città-accampamento dalle quali mosse la conquista dell’Iran sasanide [...] e rimase fino al 10° sec. uno dei principali centri di elaborazione culturale e religiosa dell’imperoislamico. Legata al movimento alide, al-K. fu scelta brevemente dagli Abbasidi come capitale ma perse rapidamente importanza a favore di Baghdad e, ...
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Zinder
Seconda città per importanza dell’od. Niger e capitale del grande regno di Damagaram. Soggetta nel 18° sec. al potere del Bornu, si rese indipendente all’inizio del 19° sec. approfittando della [...] pressione esercitata sul suo dominatore dal nuovo imperoislamico di Sokoto. Sotto la guida di Tenimu (1851-84), Z. annesse Munio (1872) e i tuaregh di Kutus (1873). Z. cadde in mano francese nel 1899. ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] 9° sec. e con maggior forza dall’11° (➔ islam). Nel periodo ottomano l’arte e l’architettura hanno saputo fondere le esperienze delle epoche precedenti esprimendosi in modi originali (➔ ottomano, Impero).
L’apertura verso l’Occidente si avviò nel 19 ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] Istaspe (522-485), che compì l’opera di Ciro, e portò l’Impero persiano all’apogeo della potenza. Il regno di Dario ci è noto oltre la mistica, forse la più profonda esperienza spirituale dell’I. islamico, colorò di sé a partire dal 12° sec. quasi ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] altre genti importate dagli Assiri; a sud, dopo la conquista dell’impero babilonese da parte di Ciro (538 a.C.), che consentì il numerose furono però anche le conversioni di cristiani e giudei all’islam.
Nel 10° sec. cominciò per la P. un lungo ...
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mezzaluna
meżżaluna (o mèżża luna) s. f. (pl. meżżelune o mèżże lune). – 1. La figura della luna falcata, cioè illuminata per metà. In partic., l’emblema dell’islamismo, che compare come insegna nella bandiera della Turchia e di altri stati...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...