LIBERTAS
W. Köhler
Personificazione della libertà. La L., uno dei motivi fondamentali del pensiero romano sino dall'età regia, è stata considerata già in tempi molto antichi come potenza divina (numen). [...] redditam ovvero receptam. Dopo di lui il nome e l'immagine della L. appaiono solo raramente sulle monete. Nella decadenza dell' Impero la L. non ha più diritto di vita.
Bibl.: G. Wissowa, Religion und Kult, II, Monaco 1912, p. 138 ss.; Strack ...
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GIULIO NEPOTE (Flavius Iulius Nepos)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Dalmata, figlio di Nepoziano e nipote di Marcellino, ereditò dallo zio un potere personale in Dalmazia.
Ebbe in moglie [...] Glicerio. Fatto prigioniero quest'ultimo e inviatolo vescovo a Salona, G. N. fu eletto Cesare in Ravenna e successivamente imperatore (il 24 giugno 474). Per assicurarsi la pace cede ai Visigoti l'Arvernia, ma tale atto suscita l'indignazione di ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] quanto "sui iuris factae" (pp. 100, 133). D'altra parte, in un singolare impasto di antico e moderno, il Sacro Romano Impero è ben presente nel corso delle Decadi: per es. alla sua "vacatio", dopo Federico II, "quo ad rem italicam", è attribuito il ...
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GIUSTINIANO I (Flavius Petrus Sabatius Iustinianus; Φλάβιος Πέτρος Cαββάτιος ᾿Ιουστινιάνος)
C. Bertelli
Imperatore romano; successe allo zio Giustino I. Regnò dal 527 al 565. Fu console nel 521, nel [...] , diaconi e patriarca, si sono avvicinati con il libro, il turibolo e la croce (Lib. de cer., i, 10; iii, 114); l'imperatore ha baciato la croce e l'evangelario (ibid., i, 18) ed è stato probabilmente incensato (ibid., i, 22), e quindi patriarca e ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] solamente da pochi resti, fra cui spicca la Colonna di Foca, l'ultimo monumento che venne eretto nell'area, in onore dell'imperatore bizantino Foca, nel 608 d.C. Il lato corto dalla parte del Campidoglio è occupato dalla tribuna dei Rostri, da dove ...
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VIRTUS
¿ W. Koehler
V. rappresenta la somma di quelle doti virili che portarono alla grandezza di Roma. Essa è perfecta et ad summum perducta natura (Cic., Leg., i, 8, 25); rende l'uomo simile agli [...] V., e lo stesso Giove, il "padre degli dèi", la cui immagine si vede una volta circondata dalle parole Iovis virtuti; l'imperatore ne porta spesso la statuetta della Vittoria o la riceve da un soldato. L'eroe poi, venerato durante tutta l'antichità e ...
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FAUSTINA Minore (Annia Galeria Faustina Augusta)
B. M. Felletti Maj
Figlia di Antonino Pio e di Faustina Maggiore.
S'ignora l'anno della nascita, ma certo ancor bambina fu fidanzata nel 138 d. C., per [...] . Il più antico ritratto di lei giovinetta è verisimilmente quello rappresentato dall'elegante busto del Capitolino, Sala Imperatori 39, già creduto di Crispina, che rappresenta certamente una fanciulla della famiglia imperiale (copie al Vaticano, al ...
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MUNIGUA (Municipium Flavium Muniguense)
Red.
Città nella provincia Baetica, a circa 50 km a N dell'attuale Siviglia, sulle pendici della Sierra Morena.
La località fu esplorata sin dal XVIII sec. da [...] dei rapporti tra il municipio e il potere romano e ricordano le cariche di duumviri e di decurioni della città sotto gli imperatori flavî. M. fiorì particolarmente nel II sec. d. C. quando la città si arricchì di monumenti. La produzione di olio e l ...
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PLOTINA (Pompeia Plotina)
B. M. Felletti Maj
Imperatrice romana. Quando Traiano nel 98 d. C. salì al trono, aveva sposato da diversi anni P., la quale allora era all'incirca ventottenne. Essa sopravvisse [...] vivo senso realistico e con intensa espressione patetica è invece rappresentata P. vecchia dalla testa del Museo Capitolino, Sala Imperatori 28, che va probabilmente riferita agli ultimi anni della sua vita e alla sua vedovanza. Copia di questa opera ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] , che derivavano dalla necessità di instaurare una rete postale regolare e perciò di studiare il sistema viario delle varie province dell'impero abbaside. Al-Kindī (m. nell'874) scrisse per i califfi al-Ma'mūn (813-817) e al-Mu' taṣim (833-842 ...
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imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...
imperata
s. f. [lat. scient. Imperata, dal nome del farmacista F. Imperato (c. 1550-1631)]. – Genere di piante erbacee perenni della famiglia delle graminacee, con 7 specie, talora coltivate nei giardini; vi appartiene il codino bianco, presente...