BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] Frutto di questi studi è, nel 1415, la traduzione in latino dell'Aristide e del Catone Maggiore di Plutarco. Nello stesso Ferrara, Firenze e Mantov'a, in particolare di quelle presso gli imperatori d'Oriente e di Germania, e presso i papi Martino V ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , scrittore in prosa e in versi e apostolo del cristianesimo in Germania.
Carlomagno, restauratore dell’Impero, attuò anche una restaurazione della cultura latina. L’Italia, tolta ai Longobardi, gli offrì prima maestri come Pietro da Pisa, grammatico ...
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VISCONTI, Ennio Quirino
Giulio Quirino Giglioli
Insigne archeologo e umanista, nato a Roma il 1° novembre 1751 da Giovan Battista Visconti. Il padre pose subito ogni cura nell'istruzione del figlio, [...] e otto mesi. lnfatti in un saggio dimostrò di conoscere i ritratti di tutti gli imperatori romani, di saper leggere i caratteri italiani, latini e greci, e tante altre nozioni miracolose a quell'età. Altri saggi posteriori confermarono l'eccezionale ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] sia derivato dal fatto che in siriaco Eusebio è definito vescovo di Rum, che fu tradotto in greco e latino con «Roma», ma che in realtà significa «Impero Romano». Un Eusebio vescovo di Roma, che si oppose fermamente alla politica filopagana dell ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] invece importante in un'altra logica: il momento di svolta è infatti il rifiuto di Federico di aiutare il giovane imperatorelatino di Costantinopoli, e l'ascolto dato alle parole ingannevoli dei greci, che gli promettono di prestargli omaggio per il ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] con l’appellativo ‘Nuovo Costantino’, in accordo con quanto era stato ufficialmente sanzionato dallo stesso imperatore.
Nel primo encomio30, i latini sono paragonati a Serse. Lo spunto viene dal racconto erodoteo della traversata dell’Ellesponto che ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] annotare testi e commenti di poeti e di oratori italiani, latini e greci, questi ultimi tradotti, ignorandone tuttora la lingua. Modena all'occupazione francese e incominciarono gli attriti tra l'impero e la Santa Sede per la questione di Comacchio. ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] l'opera avrebbe dovuto concludersi con l'enumerazione degli imperatori succedutisi ad Augusto e consistere di sette libri; ci terzine più un verso di chiusa e accompagnato da brevi chiose latine. Nel proemio, che consta di tre terzine più un verso, ...
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EUGENIO Vulgario
Gabriella Braga
I dati certi della biografia di E. sono pochissimi; e per alcuni episodi, particolarmente importanti, della sua vita si possono avanzare solo ipotesi molto insicure.
Non [...] . Nella poesia n. XVIII, dedicata a Leone VI, l'Impero è destinato a regnare sull'Europa, sull'Asia e sull'Africa pp. 26-31 e passim; F. J. E. Raby, A history of secular Latin poetry in the Middle Ages, I, Oxford 1934, pp. 286-288; A. Schebler, ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] rispettivamente per Carlo V e Massimiliano II d'Asburgo imperatori, e nove sonetti di argomento celebrativo contenuti in un il non dichiarato apporto del Giovio). In tal caso il distico latino sulla sala dei Giganti di Giulio Romano in palazzo Te (e ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...