Mattia I Corvino, re d'Ungheria
Tibor Kardos
Condottiero (Kolozsvár, Transilvania, 1440 c. - Vienna 1490), legislatore, mecenate della letteratura e di tutte le arti, dotato di grandi capacità mentali [...] di regnante: organizzò un esercito stabile, ristabilì l'ordine nel paese, riportò vittorie notevoli sul Turco e sull'imperatoreromano-germanico, Federico III di Asburgo, rafforzò il potere centrale. In campo culturale non fu meno attivo: cominciò a ...
Leggi Tutto
concistoro
In Roma antica, corpo consultivo o consiglio intimo dell’imperatoreromano, così denominato, al posto del precedente consilium, a partire da Diocleziano; dall’età di Costantino fu costituito [...] dai titolari delle quattro cariche centrali: il maestro degli uffici, il questore del sacro palazzo, il comes delle sacre largizioni e quello del patrimonio privato, nonché da alcuni altri alti dignitari ...
Leggi Tutto
Galati
Angelo Penna
Popolo di origine celtica, abitante nella regione dell'Asia Minore che da esso prese il nome di Galazia. D. non ne parla mai; cita, però, un testo della lettera scritta da s. Paolo [...] 4, 4, ove si parla della ‛ plenitudo temporis '). L'opportunità della citazione è discutibile; l'apostolo non intende dare un giudizio sull'opera dell'imperatoreromano, ma piuttosto spiegare come mai Dio abbia atteso tanto per attuare la redenzione. ...
Leggi Tutto
Geta, Lucio o Publio Settimio
(Lucius o Publius Septimius Geta) Imperatoreromano (n. 189-m. 212 d.C.). Regnò dal 200 alla morte. Secondogenito dell’imperatore Settimio Severo e di Giulia Domna, nel [...] 198 fu nominato Cesare, nel 209 Augusto, come già il fratello Caracalla. D’indole mite e affabile, godeva largo ascendente nell’esercito, ma fu sempre, e soprattutto dopo la morte del padre, in aspro dissidio ...
Leggi Tutto
Costantino II (Flavius Claudius Constantinus)
Costantino II
(Flavius Claudius Constantinus) Imperatoreromano (Arelate, od. Arles, 317-Aquileia 340). Figlio di Costantino I, a pochi giorni dalla nascita [...] fu nominato Cesare; ancora fanciullo fu insignito quattro volte del consolato. Nel 332 vinse i goti sul Danubio e più tardi i sarmati. Nel 337, nominato Augusto, insieme ai fratelli Costanzo II e Costante ...
Leggi Tutto
Aezio (o Ezio)
Aezio
(o Ezio) Ministro e generale dell’imperatoreromano Valentiniano III (n. 390 ca.-m. 454). Dopo aver combattuto diversi popoli germanici, riuscì a contenere e poi a vincere Attila [...] nella battaglia dei Campi catalaunici (451), ma fu meno fortunato nel fronteggiare l’invasione unna in Italia (452). Fu ucciso in una congiura di palazzo istigata dal prefetto del pretorio Petronio Massimo ...
Leggi Tutto
Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] di Carlo V e la prontezza di Clemente VII a concedergli, con l’incoronazione a re d’Italia e imperatoreromano (Bologna, 1530), il riconoscimento della supremazia spagnola in Italia in cambio della restaurazione dei Medici a Firenze, permise allo ...
Leggi Tutto
stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] per la sintesi di motivi desunti dalla tradizione cinica e di dottrine della prima stoa. Seneca, Epitteto e l’imperatoreromano Marco Aurelio si annoverano fra i massimi esponenti di questa fase. La scuola stoica ebbe grande importanza nel mondo ...
Leggi Tutto
Antica città della Libia (od. Al-Khums, nota anche con il nome di Hòms) fondata dai Fenici all’inizio del 1° millennio a.C. Vi nacque l’imperatoreromano Settimio Severo (146), che si prodigò per il suo [...] abbellimento. Fra 4° e 5° sec., la regione e la città furono devastate dai barbari.
Il nucleo originario fenicio era forse sul luogo dove poi si sviluppò la città romana. Alla foce del fiume era scavato ...
Leggi Tutto
(ant. banno) Annuncio pubblico, in origine letto e anzi gridato da un messo, il banditore, per comunicare al popolo le decisioni dell’autorità. Mediante l’ eribanno (b. dell’esercito), l’imperatoreromano-germanico [...] minacciato. Il b. regio serviva anche a proteggere luoghi e persone che erano sotto la particolare protezione dell’imperatore (le strade e i mercanti che le percorrevano, le donne, gli orfani, le chiese ecc.).
Nel Medioevo col termine si finì però ...
Leggi Tutto
impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...