Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] causa vedendo la possibilità, con l’appoggio al luteranesimo, di distruggere lo schema medievale che li subordinava all’imperatore e di incamerare, non riconoscendo l’autorità della Chiesa diRoma, i beni ecclesiastici. Seguendo l’esempio del ducato ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] Chiesa greca che trovano la loro origine storica nel progressivo declinare dell’importanza politica diRoma, dopo le invasioni barbariche, di fronte a Bisanzio, sede dell’Impero e ben cosciente della sua superiorità politica, culturale ed economica ...
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Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. [...] del suo regno d'Aquitania, poi, divenuto imperatore, di quelli della "Francia", facendo stabilire B. prima di edificazione. Nato da nobile famiglia, studiò a Roma, che abbandonò per condurre vita solitaria sui monti di Enfide (od. Affile), già sede di ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] , fu difensore del primato della Chiesa diRoma. Entrò più volte in contrasto col potere dell'imperatore, che a suo avviso doveva essere considerato dentro la Chiesa, non al di sopra di essa (principio che improntò di sé tutto il Medioevo).
Vita e ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] presso Giulio diRoma che lo difese sempre); il concilio di Sardica (343) che determinò la definitiva rottura fra Orientali (ariani) e Occidentali, ma che permise il rientro di A. ad Alessandria per intervento dell'imperatore d'Occidente Costante ...
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Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] il progetto teorico della restaurazione, centrata su Roma, dell'Impero cristiano. Questo programma, che teneva troppo poco conto delle basi tedesche dell'impero ottoniano e della situazione diRoma, subì un primo insuccesso, quando il contrasto ...
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(gr. ᾿Ελαγάβαλος; lat. Elagabălus) Divinità solare siriaca, era il Baal di Emesa. Erodiano ci fornisce, grecizzato, il nome originario del dio, Elaiagabalos, cioè il «dio della montagna»: forse perché [...] protettrice diRoma, trasportandone la pietra simbolica che lo rappresentava e il culto nell’urbe; qui fu edificato sul Palatino un tempio per la nuova divinità (Deus invictus Sol Elagabalus). Dopo la morte dell’imperatore, il culto di E. a Roma fu ...
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(lat. Victoria) Divinità romana, personificazione della vittoria, analoga alla greca Nike. Le fu eretto un tempio sul Palatino, votato nel 294 a.C. dal console Lucio Postumio; verso la fine della Repubblica [...] come base del potere militare dell’imperatore. Augusto nel 29 a.C. fece erigere nel senato l’ara della V., che Costanzo ordinò di rimuovere nel 357, suscitando viva opposizione negli ambienti pagani diRoma. L’ara, ricollocata verosimilmente durante ...
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Romano (m. 882), per vent'anni arcidiacono della Chiesa diRoma, successe, vecchio ma ancora energico, ad Adriano II (872). La sua attività politica fu soprattutto subordinata al problema dell'eliminazione [...] . Ma l'improvvisa morte di Carlo il Calvo (877) permise a Lamberto di Spoleto di assalire Roma, sì da contenere la rinnovata potenza papale. G. fuggì allora in Francia; ritornò per incoronare l'ultimo imperatore carolingio, Carlo il Grosso ...
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Ecclesiastico francese (Romans circa 1020 - Susa 1106); vescovo di Die (1073), legato di Gregorio VII (1074), poi arcivescovo di Lione (1082), collaborò attivamente alla riforma gregoriana. Energico e [...] Vittore III, cui si rimproverava la dimestichezza con l'imperatore Enrico IV; scomunicato (1087), con Urbano II riprese il suo posto, imponendo su tutta la Chiesa di Francia, come legato diRoma e come primate, la sua autorità. Scomunicò Filippo I ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...