SISINNIO
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, l'unica fonte che lo menziona, S. era di origine sira, figlio di un certo Giovanni. Il suo luogo di nascita è sconosciuto e niente si sa [...] , un elemento degno di riflessione: nel 705 l'imperatore Giustiniano II era tornato sul trono di Costantinopoli e aveva a farlo considerare un candidato adatto: all'esarca bizantino, che doveva confermare il candidato eletto, poteva sembrare ...
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Chiesa melchita
La Chiesa cattolica orientale autonoma di rito bizantino e di lingua araba, in comunione con la Chiesa di Roma. Il termine melchita deriva dall’ar. malik, che traduce il gr. basilikós, [...] Egitto (➔ ) chiamavano per spregio gli ortodossi, appoggiati dall’imperatore Leone I. L’arabo, oggi la lingua ufficiale della C secc. 5°-12° dalla lingua greca e dalla lingua siriaca. Il rito bizantino si impose dal sec. 10° e alla fine del sec. 13° ...
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Bonifacio III
Papa (m. 607). Romano, ma forse di origine greca, successe a Sabiniano nel febbr. 607. In buoni rapporti con l’imperobizantino, convocò un sinodo che stabilì che l’elezione papale doveva [...] avvenire solo dopo la morte di un pontefice e per mezzo di un voto collegiale e libero. Ottenne dall’imperatore Foca un decreto di riconoscimento del primato del vescovo di Roma. Morì il 10 novembre 607. ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine è anche usato talvolta a proposito di vane...