Rolando Bandinelli (Siena, inizio del sec. 12º - Civita Castellana 1181); scolaro di Graziano, poi lettore di diritto canonico a Bologna (di questo periodo sono frutto le due opere Stroma e Sententiae). [...] Federico Barbarossa. Nel conclave seguito alla morte di Adriano IV, rifiutò la designazione, dando modo agli avversarî modo lo scisma si chiudeva e A. veniva riconosciuto papa anche dall'Impero. Tornò a Roma nel 1178. Nel 1179 indisse un concilio (il ...
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Antipapa, col nome di A. III (Roma 815 circa - ivi 878 circa). Fu riconosciuto papa (855) dai legati dell'imperatore Ludovico II in contrapposizione a Benedetto III, che però nel giro di pochi giorni venne [...] Benedetto III (855) fu riconosciuto papa, a Orte, dai legati dell'imperatore Ludovico II; entrato in Roma, si trovò però di fronte ostili il I ed estensore mirabile delle sue lettere, e di Adriano II, che lo nominò bibliotecario della Chiesa di Roma ...
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Vescovo di Porto (n. 816 circa - m. 896), stimato da Niccolò I e Adriano II, che si servirono di lui per convertire i Bulgari. Caduto in disgrazia sotto Giovanni VIII, fu costretto a fuggire da Roma e [...] il 6 ott. 891, continuò accanitamente la lotta contro Fozio. Chiamò in Italia Arnolfo re di Germania e lo incoronò imperatore contro Lamberto di Spoleto. Perciò, dopo la sua morte, gli Spoletani ottennero dal papa Stefano VI, a essi legato, che ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] , in occasione della quale S., prima incerto tra Guido di Spoleto e Arnolfo di Carinzia, finì col consacrare imperatore il primo (891). Nei riguardi di Fozio adottò l'atteggiamento più intransigente, negando la canonicità della sua elevazione ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] fu inviato (1513) in Germania per indurre l'imperatore a una crociata contro i Turchi. Poi (1517) cardinale, per lo stesso scopo nel 1518 fu inviato in Inghilterra. Tornato a Roma, suggerì ad Adriano VI un ardito piano di riforme della Curia (divieto ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ’Asia, tranne la Mesopotamia superiore, dedicando tutte le energie alla difesa e al benessere dell’Impero. Di raffinata cultura ellenizzante, Adriano trascorse gran parte del suo regno a viaggiare nelle regioni del dominio romano, promuovendo ovunque ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] romano l’E. non ebbe vita prospera e pacifica, malgrado gli interventi presi a suo favore da alcuni imperatori come Adriano o Settimio Severo. La regione si depauperò notevolmente, soprattutto nelle campagne: gran parte delle ricchezze affluivano a ...
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Patriarca di Costantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] (869-70), presenti Donato di Ostia, Stefano di Nepi e il diacono Marino, legati del papa Adriano III. Tuttavia F., rientrato in grazia dell'imperatore che gli affidò l'educazione dei figli, ridivenne patriarca (878) dopo la morte di Ignazio, e ...
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Nobili greci, detti gli "apostoli degli Slavi" (Cirillo 827-869; Metodio 815 circa - 885), erano figli del magistrato Leone, legato alla corte di Bisanzio. Alla morte del padre, sotto la protezione del [...] sull'Olimpo di Bitinia. Donde, inviati (860) dall'imperatore presso i pagani Cazari (dislocati fra il Caucaso e il eresia, passarono a Roma latori delle reliquie di s. Clemente; papa Adriano II (867) approvò l'uso, da essi sostenuto, del paleoslavo ...
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Prelato (n. forse presso Liegi 1099 circa - m. Milano 1158): margravio di Brandeburgo e fratello di Alberto l'Orso, discepolo di s. Norberto, divenne nel 1129 vescovo di Havelberg (Brandeburgo); a Costantinopoli [...] i Vendi. Federico Barbarossa lo fece arcivescovo di Ravenna col titolo di esarca (1155), ed egli si adoperò per riconciliare l'imperatore col papa Adriano IV. Partecipò alla seconda spedizione di Federico contro Milano, e morì durante l'assedio. ...
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vagulo
vàgulo (ant. vàgolo) agg. [dal lat. vagŭlus, dim. di vagus «vagante»], letter. raro. – Vagante, che erra qua e là: quest’animula vagula è pur nelle nature più gravi e più violente (D’Annunzio). La parola non è in uso nella lingua ital....
mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba m. del Colosseo; la pesante m. del...