MATURI, Sebastiano.
Giuseppe Landolfi Petrone
– Nacque ad Amorosi, nel Sannio, il 17 genn. 1843 da Francesco e Anna Calenda. Dopo gli studi primari compiuti nella città natale completò la formazione [...] filosofico non la verità prodotta e dispiegata, sistematizzata, ma il principio generatore di essa, «il supremo imperativo categorico della sapienza, il quale dice: pensa, poni te stesso, razionalmente, processualmente, metodicamente, tutto il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il 1853 e il 1869 Haussmann coordina un grande intervento di trasformazione [...] e il Bois de Vincennes.
Per collegare il Bois de Boulogne con gli Champs-Elisées viene realizzata l’Avenue de l’Imperatrice (oggi Avenue Foch), un’ampia strada piantumata su entrambi i lati che attraversa uno dei più lussuosi nuovi quartieri.
Vengono ...
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MIGRATORIE, CORRENTI
Anna Maria Ratti
Migrazioni internazionali (XXIII, p. 250; App. I, p. 848; II, 11, p. 312). - La distinzione tra migrazioni politiche ed economiche risponde a una fondamentale dualità [...] il nuovo stato.
Spostamenti massivi di popolazioni si sono verificati anche in Asia, ma nessuno ha avuto il carattere imperativo e organizzato proprio di molti spostamenti europei e spesso si sono verificati nel panico e nel disordine più assoluto ...
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Politica internazionale
Mario Del Pero
La crisi dell'egemonia statunitense
Durante gli anni Novanta del 20° sec. il sistema internazionale fu attraversato da pulsioni e processi ambivalenti. L'ottimismo [...] 'Italia di S. Berlusconi - l'Australia e, soprattutto, il tradizionale alleato britannico. Fu proprio T. Blair, enfatizzando l'imperativo etico dell'intervento e collegando esplicitamente l'Irāq-2003 al Kosovo-1999, a cercare di coagulare un maggiore ...
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INTERPOLAZIONE (lat. interpolatio, da interpolare che indica propriamente un procedimento diretto a rimettere a nuovo vestiti malconci; già Plauto adopera interpolare per "mutare i connotati" a furia di [...] è resa evidente dal modo con cui il legislatore s'intromette nel discorso del giurista, sia per l'uso dello stile imperativo o della forma verbale rivolta al futuro (sciat, faciat) o del tono autoritario, sia per l'uso dei generali enunciati o ...
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– Il sistema produttivo: dalla grande industria ai makers e all’artigianato digitale. Design art. Social innovation design. Design, scienze e nuove tecnologie. Aspetti estetici e morfologici. Multiculturalismo. [...] . – In risposta alla globalizzazione e alla relativa omologazione l’esasperata ricerca della differenza è divenuto un imperativo per il d. contemporaneo. Differenza nei costi e nel valore, ma prevalentemente differenza nella forma. Da ...
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È nel suo senso più generale, il potere di dar legge a sé stesso. Ma il termine, a seconda delle diverse epoche e dei diversi campi scientifici (della politica, del diritto, della filosofia) in cui venne [...] enti avevano valore giuridico di per sé stesse, erano vere e proprie fonti di diritto. Tale è il rapporto fra comune ed impero e, nel seno del comune, fra questo e le corporazioni inferiori, anch'esse rivestite d'autonomia, solo per grado, non per ...
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I diritti umani ‘di prima e seconda generazione’. I diritti umani ‘di terza e quarta generazione’. I crimini contro l’umanità. Cenni sulla repressione dei crimini. Bibliografia
I diritti umani ‘di prima [...] del diritto internazionale che le vietano sono di sicura natura consuetudinaria e ritenute, anzi, tra le poche norme imperative e inderogabili (ius cogens internazionale).
Ciò riguarda, in particolare: il colonialismo e altre gravi violazioni del ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] poesia: i personaggi invece che specchiarsi negli odî e negli entusiasmi fugaci delle folle operano nel riflesso dell'imperativo categorico kantiano.
Dopo Ibsen pare che anche la critica più tradizionalistica vada smettendo le sue prevenzioni contro ...
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SENTENZA
Sergio Costa
È l'atto col quale il giudice dichiara esistente o inesistente la norma di legge pretesa. In genere, però, nel diritto positivo, col termine "sentenza" si intende designare il [...] un atto che può diventare la sentenza (G. Chiovenda, P. Calamandrei), da altri infine come un atto di per sé pienamente imperativo ma non definitivo (F. Carnelutti). L'impugnazione può investire tutta la sentenza o parte di essa; ciò dipende dalla ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...